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28 marzo 2024

Vittorio Veneto

15 studenti brasiliani ospiti in Città

la gioia di un'esperienza indimenticabile

| Pietro Panzarino - Vicedirettore |

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| Pietro Panzarino - Vicedirettore |

15 studenti brasiliani ospiti in Città

VITTORIO VENETO - Quindici studenti della scuola brasiliana di Criciuma "SATC", frequentata da oltre 7000 studenti, dalla scuola materna all’università, di indirizzo tecnico, finanziata dalla locale industria carbonifera, sulla quale si è fondato lo sviluppo della città di Criciuma, guidata dal dirigente Roberto Bortolotto, hanno trascorso due settimane nel nostro territorio, all'interno di un gemellaggio scolastico avviato da oltre dieci anni.

Gli ospiti brasiliani hanno potuto contare sull'Istituto Superiore Città della Vittoria (che raccoglie ITIS, ITC e IPSIA), Liceo Flaminio, oltre ad alcuni studenti che già frequentano i corsi universitari.

Arrivati a Venezia il 4 ottobre, sono stati accolti dagli amici italiani che avevano vissuto per due settimane, un' analoga esperienza in Brasile, accompagnati dal prof. Silvano Tocchet, nella prima metà di settembre.

L’accoglienza iniziale all’ITIS è stata avviata ufficialmente con gli inni nazionali, il saluto del sindaco Roberto Tonon, del preside Domenico Dal Mas e il supporto logistico fornito degli Alpini del Gruppo Città.

 

Sono state visitate numerose città: Vittorio Veneto per prima (giudati a Serravalle dagli studenti dell’Istituto Alberghiero cittadino) con le sue chiese e i suoi palazzi più importanti, il rinnovato Museo della Battaglia, Conegliano, Venezia, Verona, Padova, Bassano del Grappa, oltre ai piccoli centri, Fregona, Sarmede, Osigo dove tutti hanno le loro radici e dove sono nati i loro avi.

Altre visite interessanti sono state organizzate nelle principali aziende locali, spesso delle vere eccellenze in campo internazionale, SILCA, FALMEC, Diemmebi, Latteria Perenzin, Cantina Sociale di Vittorio Veneto e Conegliano, solo per citarne alcune. Sono stati ospiti anche al nostro giornale, come da foto.

 

Sono rimasti colpiti dalle varie realtà che hanno incontrato.

Felipe Bortolotto e Gabriella Alessio sono rimasti "affascinati dal notevole grado di automazione e organizzazione interna delle industrie locali".

Dopo una escursione sulle Dolomiti (Cadore e Tre Cime di Lavaredo) Flavia Baggio, Jean Santana e Tiago Nandi, invece, sono rimasti colpiti dai colori dell’autunno, dal giallo intenso dei larici al rosso degli aceri e al verde degli abeti.

Ricardo Zanellato (Mino per gli amici) e Wilson Vitali si aspettavano "di incontrare un paese molto più frenetico di quello che invece hanno trovato"; i ritmi di lavoro e il clima all’interno delle aziende visitate li hanno colpiti favorevolmente, così pure la qualità della vita nella nostra città.

“Una sorpresa è stato il viaggio in treno a Venezia”, dice Maurizio Milanesi: nello stato di Santa Catarina (gran parte dei ragazzi provengono da Criciuma e dalle città vicine) il treno è maggiormente usato per il trasporto merci più che delle persone.

Fabiane Bortolotto e Beatriz Fontana (la prima con radici a Malo , la seconda a Vittorio Veneto) hanno rilevato che qui in Italia i giovani cominciano a lavorare molto più tardi che in Brasile e rimangono più a lungo legati alle famiglie di origine.

Molti ragazzi, tra i quali Bruno Zanetta, Vanessa Miotelli e Jhonata Santana, sono rimasti colpiti dalla conservazione e valorizzazione di palazzi e dei monumenti antichi.

“Qui in Italia, quello che è vecchio, sembra nuovo ed anzi ancora più bello”, dice Glauce Favaro (gli avi originari di Osigo).

Soddisfazione hanno espresso tutti per la disponibilità e accoglienza ricevuta sia dai ragazzi e dalle famiglie ospitanti che da tutte le persone intervenute e resesi disponibili nelle varie visite: a Castenuovo del Garda (paese di origine della mamma di Bruno) è stato addirittura il sindaco in persona a fare da cicerone per la visita guidata al comune veronese.

Uno dei momenti più emozionanti è stato sicuramente la visita alla diga del Vajont e al paese di Casso. Qui, dopo aver ripercorso con commozione gli avvenimenti di quel tragico 9 ottobre 1963, narrati dalle esperte guide di Longarone, Clailton Modolon ha ritrovato la casa del suo bisnonno Giovanni, che alla fine del 1800, assieme ad altre 15 famiglie del piccolo paese, sono emigrate proprio in Brasile nello stato di Santa Catarina.

 


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