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29 marzo 2024

Castelfranco

15 comuni uniti contro la violenza sulle donne

"Facciamo i conti con la violenza" è l'iniziativa che vede Asolo capofila

| Maria Elena Tonin |

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| Maria Elena Tonin |

ASOLO - La violenza sulle donne è un costo per l'intera società. Parte da questa idea la nuova campagna per combattere la violenza promossa dal comune di Asolo, capofila del progetto "Facciamo i conti con la violenza", a cui hanno aderito altri 15 comuni della Pedemontana del Grappa. "Utilizzeremo i canali social per veicolare ogni giorno un messaggio sugli effetti anche economici che la violenza ha" sottolinea l'assessore al sociale del comune di Asolo Andrea Canil "questo non esaurisce, ovviamente il tema della violenza, ma fa scoprire aspetti a cui forse le persone non pensano immediatamente. Una chiave diversa per cercare di sensibilizzare."

 

Ogni comune manderà la comunicazione attraverso i suoi canali, ogni giorno un messaggio diverso, a sottolineare l'aspetto collegiale dell'iniziativa. Dati alla mano, la violenza sulle donne costa ai servizi sociali nazionali 424mila euro al giorno, le donne che non possono lavorare a causa delle violenze subite, portano un mancato guadagno per la collettività stimato in 600 mila euro all'anno. Tutti dati pubblicati dall'Istat ma non sempre immediati: "Tutti dobbiamo collaborare a raggiungere questo obiettivo.” conclude Canil.

 

L'iniziativa si inserisce all’interno del più ampio progetto “Libertà di Essere” dell’Assessorato alle Politiche Sociali del comune di Asolo, che promuove e sostiene le iniziative volte alla sensibilizzazione sulla parità di genere, mentre i 16 comuni coinvolti faranno parte della costituenda Commissione Intercomunale Pari Opportunità, un progetto avviato prima dell'emergenza sanitaria, che sta per prendere forma. La giornata del 25 novembre è stata istituita nel 1999, a ricordo del 25 novembre del 1960 nella Repubblica Dominicana furono uccise le tre sorelle Mirabal, dopo che furono stuprate, torturate, massacrate a colpi di bastone e strangolate, per poi essere gettate in un precipizio, simulando un incidente in auto.

 


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Maria Elena Tonin

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