“Vogliono curare solo i benestanti? Chi non ha i soldi deve morire?”
La crescente mancanza di medici, infermieri e Oss impone interventi urgenti secondo la senatrice Guidolin
SANITÀ - L'emergenza sanitaria in Italia assume contorni sempre più critici con la crescente mancanza di infermieri, Operatori Socio Sanitari (Oss) e medici nelle strutture sanitarie. La senatrice Barbara Guidolin del Movimento 5 Stelle alza la voce per richiamare l'attenzione su questa problematica e sollecitare azioni immediate. “Il panorama sanitario italiano è segnato da un paradosso: da un lato, la crescente carenza di personale sanitario, e, dall'altro, una legislazione che sembra agire in contrasto con le esigenze del settore. Perché sempre meno persone sono disposte a lavorare nel mondo della sanità in Italia? La risposta, sfortunatamente, è evidente”.
La senatrice bassanese Barbara Guidolin conosce bene l’ambito sanitario in quanto Operatrice Socio-Sanitaria professionista, e aggiunge: “Il Movimento 5 Stelle denuncia due fattori principali che alimentano questa emergenza. In primo luogo, il definanziamento della sanità pubblica previsto nella legge di Bilancio sta mettendo a dura prova la capacità delle strutture sanitarie di operare in condizioni adeguate. In secondo luogo, l'ipotesi di aprire le porte del numero chiuso all'università rischia di privare il settore sanitario delle nuove risorse formative di cui ha disperatamente bisogno”.
“Ciò che durante la pandemia è stato acclamato come "eroismo" ora – aggiunge la senatrice del M5S - sembra essere caduto nell'oblio, con le stesse persone condannate a una sofferenza senza risposta. Facciamo un appello urgente al governo Meloni affinché riconsideri le politiche che stanno determinando questa crisi. Investire nella sanità pubblica e garantire opportunità formative adeguate è essenziale per preservare la salute di tutti i cittadini e sostenere coloro che lavorano instancabilmente per la nostra salute. In Italia, il personale sanitario affronta gravi sfide: ospedali in condizioni precarie, carriere minate dal clientelismo politico, precarietà contrattuale e retribuzioni insufficienti. Il contesto genera un carico emotivo pesante, - insiste Guidolin con decisione - accentuato dalla responsabilità quotidiana di gestire angoscia e sofferenza. È urgente un intervento per riconoscere il valore di chi dedica la propria vita alla salute degli altri”.
Guidolin, quindi, conclude: “Il sistema sanitario italiano è in crisi. La Meloni deve rispondere: come garantire cure senza fondi? L'articolo 32 della Costituzione promette cure gratuite agli indigenti, ma la realtà è diversa. Una situazione dove chi può permetterselo si cura, mentre chi è privo di risorse rischia la vita. È questo il sistema che stiamo vivendo. Infermieri, Operatori Socio Sanitari (Oss) e medici non vengano lasciati vivere e svolgere la loro indispensabile professione nelle nostre strutture sanitarie come se fossero galere. Zaia e La Meloni vogliono fare curare solo i benestanti? Chi non ha i soldi per le cure deve morire?”
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