“Villa Croze, via i quadri per far posto alla collezione su Da Ponte”
La proposta del consigliere Braido finisce martedì in consiglio comunale
| Claudia Borsoi |

VITTORIO VENETO - «L’amministrazione visto lo scarso interesse per la collazione Paludetti, restituisca i quadri ai parenti del donatore e valuti una maggiore valorizzazione di villa Croze, ad esempio situando al suo interno la collezione Zagonel relativa a Lorenzo Da Ponte». La proposta è del consigliere comunale di minoranza Giovanni Braido (gruppo misto) che sul tema ha anche presentato un’interrogazione che sarà discussa in apertura al consiglio comunale di martedì 27 maggio con inizio alle 19.
Dopo l’interrogazione sulla viabilità a San Giacomo di Veglia, Braido martedì sera illustrerà quella relativa alla gestione della villa di viale della Vittoria, sede della Galleria civica “Vittorio Emanuele II” aperta nel 2002, quando la villa, dopo diversi passaggi di proprietà e destinazioni d’uso, venne scelta da Giovanni Paludetti, in accordo con l’amministrazione comunale, per ospitare la collezione Maria Fioretti Paludetti, raccolta dal professor Paludetti e poi donata alla sua città natale. Più di vent’anni dopo, per Braido è arrivato il momento di fare nuovi ragionamenti per questo spazio, magari collocandoci quel fondo sul librettista di Mozart che il Comune di Vittorio Veneto si appresta ad acquisire dal privato e di cui si è discusso nell’ultimo consiglio comunale.
«Villa Croze – afferma Braido nell’interrogazione – è costata ai contribuenti milioni di euro per la ristrutturazione e centinaia di migliaia di euro per le varie spese di manutenzione. E a causa della “famosa” collezione Paludetti, la villa è vincolata alla destinazione della donazione. Pertanto non si può valorizzare l’immobile come sarebbe doverosamente attuabile, ma si fanno mostre di importante minimale e senza alcuna entrata consistente. Per questo chiedo all’amministrazione a quanto ammontano annualmente le entrate e le uscite di villa Croze».
Già nel 2017 Braido, all’epoca presidente del consiglio di quartiere del Centro, aveva avanzato all’amministrazione Tonon, che l’aveva cassata, la richiesta di vendere villa Croze.