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19 aprile 2024

Vittorio Veneto

“Vi dico chi ha già vinto questa guerra”

L’intervista al vittoriese Roberto Domini, ex ufficiale di Stato Maggiore della Marina Militare

| Roberto Silvestrin |

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| Roberto Silvestrin |

“Vi dico chi ha già vinto questa guerra”

VITTORIO VENETO - Roberto Domini è un ex ufficiale di Stato Maggiore della Marina Militare. È presidente del Centro di studi di geopolitica e strategia marina, socio fondatore del Limes Club “Città della Vittoria” e presidente dell’università “Ippolito Pinto” di Vittorio Veneto. Gli abbiamo chiesto di parlarci del conflitto tra Ucraina e Russia e degli scenari che potrebbero aprirsi dopo la guerra.

 

Come siamo arrivati a questa situazione? Che cosa potrebbe accadere, invece, dopo il conflitto?

Ci sarebbe molto da dire sulle cause che hanno portato a questa guerra, ma ormai è tardi e possiamo solo prendere atto della situazione. Se non fossimo in una situazione così evoluta, potremmo fare delle affermazioni di un certo tipo, ma quello che si può dire sulle cause è stato superato dagli eventi. Ora è più importante capire quali potrebbero essere le conseguenze.

 

Che cosa dobbiamo aspettarci?

Ci potrebbe essere una situazione di stallo senza vinti né vincitori, con l’Ucraina divisa in due territori, quello “mantenuto” e quello conquistato. Questo status quo renderebbe l’Ucraina simile al Libano, una terra di disordine. Questo sarebbe lo scenario peggiore, perché l’Europa avrebbe un caos perenne nella zona orientale. Inoltre, l’enorme quantità di armi che sta arrivando in Ucraina potrebbe essere usata da eventuali malintenzionati appartenenti alla malavita locale. Una presenza così importante di armi senza il controllo dello Stato e delle forze armate regolare è un pericolo.

 

Passiamo al secondo scenario…

Russia e Ucraina potrebbero rinunciare a qualcosa, ma le dichiarazioni di Occidente e Ucraina hanno messo all’angolo la leadership russa. Questo rende difficile il rapporto diplomatico, perché un conflitto può risolversi solo se la credibilità di entrambi è alta, e ora quella di Putin non è tale. Questo ovviamente esaspera il problema.

 

Le cose potrebbero cambiare con l’arrivo di un nuovo Governo in Russia?

Questa forse è la soluzione più auspicata dall’Occidente, ma potrebbe avere conseguenze che non possiamo immaginare. Il sostituto di Putin potrebbe infatti essere peggiore dello stesso Putin. L’attuale presidente ha dato ai russi migliori condizioni di vita, e questa guerra potrebbe far precipitare il paese in una situazione analoga a quella degli anni ’90, periodo in cui c’erano corruzione, povertà e disordini. Questa situazione, in un paese che è in possesso della bomba nucleare, diventa difficile da gestire.

 

Questa è anche una guerra “mediatica”…

L’Occidente ha sicuramente vinto la guerra informativa, è il buono contro la Russia cattiva. Nel resto del mondo, però, altre grandi potenze come la Cina e l’India si sono astenute dal prendere azioni dirette contro la Russia.

 

Chi vincerà questa guerra?

I conflitti si fanno se si è sicuri di vincere. La Russia ha fatto un azzardo e ha giocato male le sue carte. In ogni caso ha perso, a meno che non succeda qualcosa in grado di cambiare la situazione nei prossimi giorni. Nemmeno l’Ucraina, però, l’ha vinta: sarà un paese distrutto, con una popolazione profuga e uno Stato molto debole.

 

Ma c’è un’altra grande sconfitta…

Sì, l’Europa, che uscirà da questa crisi molto impoverita e con grossi problemi di natura economica. Dovrà pagare per la ricostruzione dell’Ucraina in misura superiore a tutti gli altri attori mondiali.

 

E allora chi vince?

Gli Stati Uniti. Hanno affossato gli accordi di Minsk, che avrebbero portato a una soluzione di compromesso. L’obiettivo geopolitico degli Usa è quello di impedire rapporti stretti tra la Russia e l’Europa. Con un’Ucraina “libanizzata” hanno raggiunto il loro obiettivo strategico. Ad ogni modo gli effetti di questa guerra saranno devastanti.

 

In questi giorni si è parlato delle armi al fosforo bianco, che sarebbero state utilizzate dai russi vicino alle città di Irpin e Gostomel, nella regione di Kiev. La Convenzione di Ginevra del 1980, sottoscritta anche dalla Russia nel 1982, vieta l’utilizzo di queste armi contro l’uomo. Le bombe incendiarie al fosforo possono essere utilizzate solo a scopo di illuminazione, per spaventare il nemico o per creare una cortina fumogena...

Sono armi convenzionali piuttosto brutali, che hanno effetti devastanti sull’uomo perché il fosforo si “attacca” al corpo umano e non c’è modo di spegnere le fiamme.

 

 

C’è il rischio che i russi utilizzino armi chimiche o batteriologiche?

Non credo che vogliano farlo. Il nucleare rappresenta un deterrente molto più forte. In ogni caso si tratta di una scelta politica, e non di una scelta fatta dalle forze armate. Diverso è il problema dei centri ucraini che studiano cellule biologiche particolari, non si tratta solo di un’accusa russa. Se una bomba dovesse finire su uno di questi laboratori e gli agenti patogeni dovessero diffondersi, le conseguenze sarebbero molto pericolose.

 

Il panorama delineato da Domini non è per nulla confortante. Lo conferma lui stesso: “Il futuro che ci aspetta non è sereno, da qui non si torna indietro. Ci saranno situazioni che attualmente non sono prevedibili”.

Bombe al fosforo bianco nella regione di Popasnaja Luhansk (Ucraina). Foto di Oleksiy Biloshitsky, il vicecapo della polizia di Kiev che ha diffuso anche il video che vedete sopra.

 


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