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19 aprile 2024

Vittorio Veneto

“Traforiamo” le Regionali

Bastanzetti sostiene il non voto alle prossime elezioni. Per darla buca a chi vuole il buco (di S.Augusta)

| Emanuela Da Ros |

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| Emanuela Da Ros |

“Traforiamo” le Regionali

VITTORIO VENETO – Tra i sei candidati alla presidenza della Regione spunta (o piuttosto “la spunta”, ma è tutto da vedere) il candidato che non c’è. Il candidato che merita la fiducia (azzerata) degli elettori. Il candidato che paradossalmente si può votare non andando a votare.

Tra le varie liste, fa mostra di sé (nonostante l’assenza) la lista dell’astensionismo. “Disertiamo le urne alle prossime elezioni”, è lo slogan che veicola chi dichiara già da ora che la sua preferenza non andrà a nessuno tra i candidati. Tra chi dichiara di volere compiere “un atto doloroso, per il senso civico che ci caratterizza”, c’è Michele Bastanzetti.

Da anni, Bastanzetti segue le vicende amministrative della sua città – Vittorio Veneto – e della sua regione. Per anni, Bastanzetti si è recato alle urne. A maggio le diserterà.

Le motivazioni?
“Disertare le urne – spiega Bastanzetti – è l’unico modo che ci resta per attestare la contrarietà al folle progetto della tangenziale e al modo col quale si è giunti a essa. Altrimenti, nella nostra indifferenza, lorsignori del palazzo continueranno a dire che siamo d’accordo con loro e saremmo complici di quest’ imperitura nefandezza di traforo.”

A chi spetta, a suo giudizio, la responsabilità del progetto-traforo?
Il padre e la madre politici di questa nefandezza sono il PD e la Lega che non hanno mai voluto confrontarsi in modo democratico con la città su questo progetto. Ora sono al ballottaggio in regione mentre, guarda caso, si annuncia che solo dopo le elezioni cominceranno ad usare la dinamite per scavare sotto il santuario di S. Augusta. Questo progetto di superamento ad est di Vittorio Veneto è la soluzione peggiore che si potesse mai pensare. Perché potrà servire unicamente all’unico quartiere di Serravalle, perché riversa e attinge il traffico in pieno centro città, perché vandalizza in modo massiccio un territorio pregiato, perché scorrre in un campus scolastico e sul parco del Meschio, per la mole di dolorosi espropri e contenziosi che ha generato, perché verrà a costare più di quanto sarebbe costata la soluzione razionale al problema e cioe un tunnel tutto interrato, ad impatto ambientale zero, che scorresse da Savassa al poligono di Costa.

Le ragioni sono indubbiamente valide. Un appello?
“Vittoriesi, diamo un segnale forte contro questo folle progetto e per chiedere quelle trasparenza-partecipazione-concertazione sulla gestione della città che nella campagna elettorale delle ultime amministrative ci era stata promessa. Disertiamo con queste precise motivazioni le urne alle prossime elezioni! E’ un atto doloroso, per il senso civico che tutti abbiamo, ma è necessario.”

 


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