TREVISO - C’è attesa per il rientro nelle scuole degli studenti della Marca, diversi gli interrogativi nella mente dei genitori e del personale scolastico. Un rientro che non sarà semplice per gli alunni della provincia, dopo ben 7 mesi di lontananza. A creare dei dubbi è l’utilizzo dei plessi scolastici durante le elezioni regionali e comunali di fine settembre. A dar voce alla necessità di trovare nuovi spazi il Partito Democratico  di Treviso in una lettera aperta.

 

“Dopo mesi di chiusura le scuole riaprono i battenti con nuove regole di non semplice applicazione e non facili da rispettare perché fuori dagli schemi mentali finora conosciuti da parte di allievi e di tutto il personale scolastico- hanno dichiarato i circoli di Treviso del Partito D - I ragazzi, probabilmente, rivedranno facce note di insegnanti e compagni e facce sconosciute tra i banchi e in cattedra . Ci sarà bisogno di qualche settimana di riadattamento psicologico e fisico e finalmente arriverà il momento di impattare nuovamente la didattica in presenza. A causa delle elezioni regionali, le scuole attorno al 19 settembre dovrebbero chiudere di nuovo e al rientro, sempre più disorientati, i nostri giovanissimi figli o nipoti ricominceranno a guardarsi attorno e, forse, a provare a recuperare lacune e acquisire nuovi contenuti. E’ proprio necessario allestire i seggi nelle aule scolastiche? In altri Paesi europei per le elezioni si utilizzano locali diversi.Coloro a cui compete organizzare la logistica elettorale dovranno tenere conto, con le dovute accortezze, di altre possibilità: palestre, oratori, sale conferenze,centri civici, teatri, municipi ecc. Teniamo le urne fuori dalle scuole. Se si vuole , si può”.