“Stop cava Morganella, difendiamo l’acqua potabile”
Le associazioni ambientaliste contro il progetto approvato dalla Regione che permette di scavare sottofalda fino a 60 metri di profondità
| Isabella Loschi |
PONZANO - Contro il progetto di ampliamento di cava Morganella, tra Ponzano e Paese, le associazioni ambientaliste, raggruppate sotto il coordinamento “Stop cava Morganella”, affiancate da cittadini e esponenti politici, affiancate da cittadini e esponenti politici, sono scese di nuovo in piazza.
Questa volta il flashmob si è tenuto davanti alla sede di Ats, Alto trevigiano Servizi, a Montebelluna, per chiedere alla società che gestisce gli acquedotti di impugnare davanti al Tar il decreto della Regione Veneto che permette di scavare nella cava sottofalda, fino a 60 metri di profondità contro gli attuali 40.
A prendere parte alla protesta contro gli scavi il gruppo di associazioni: Paese Paesambiente, Legambiente Piavenire, WWF Terre del Piave, Salviamo il Paesaggio, Italia Nostra, Iams Impegno, Friday For Future e Extintion Rebellion. “Stop Cava Morganella”, “Ats difendi l’acqua potabile”, c’era scritto negli striscioni esposti davanti alla sede di Ats.
Presenti anche alcuni esponenti del Partito Democratico, da tempo in prima linea contro questo progetto. “Il Pd esprime ferma contrarietà a questo progetto – afferma Zorzi -. Insieme ai comitati e alle forze ecologiste del nostro territorio continueremo a portare avanti questa battaglia per mettere in sicurezza ambiente e salute”. “Oggi si può ridurre l’estrazione in cava di materiali per l’edilizia, come la ghiaia, puntando su riciclo e riutilizzo dei rifiuti edili. Si crea così nuovo lavoro, rispettando falde e paesaggio: basta buchi a favore dei soliti noti”.