“Sciopero dei medici di famiglia, conferma dei tanti problemi irrisolti"
Anna Maria Bigon, vicepresidente della commissione Sanità regionale, commenta l’agitazione annunciata dai sindacati di categoria a partire da domani
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VENETO - “Lo sciopero di medici di famiglia e infermieri conferma che la situazione è diventata insostenibile, con troppi problemi irrisolti e non solo per responsabilità nazionali. È anche una risposta indiretta a chi ci accusa di fare polemiche strumentali”. Così Anna Maria Bigon, rappresentante dem in commissione Sanità di cui è vicepresidente, commenta l’agitazione annunciata dai sindacati di categoria a partire da domani, con lo stop all’attività informatica.
“Sono gli stessi addetti ai lavori a denunciare ‘10 anni di depauperamento della sanità veneta’, tutti iscritti al Pd? Non entro nel merito delle modalità, ci saranno indubbiamente dei disservizi per i cittadini, ma è forse il solo modo per essere ascoltati, perché anche loro da due anni vivono nell’emergenza e l’unica risposta alla carenza di personale, a cui si aggiunge l’aumento del lavoro, a partire da tamponi e vaccini, è stato innalzare il tetto massimo di assistiti. Rinviare tutto il resto al Tavolo nazionale sulla medicina territoriale non è una soluzione praticabile, almeno nel breve periodo”.
OT