“Prognosi riservata per l’ospedale di Vittorio Veneto”
Ieri sera l’incontro sulla sanità pubblica promosso da Rinascita Civica, Partecipare Vittorio, Sinistra Italiana e il Veneto che vogliamo
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VITTORIO VENETO - Si è tenuto ieri sera nella biblioteca civica di Vittorio Veneto l’incontro sulla sanità pubblica promosso dalle liste civiche Rinascita Civica, Partecipare Vittorio, Sinistra Italiana e il Veneto che vogliamo. Sono intervenuti Mirella Balliana per Rinascita Civica-Partecipare Vittorio, Adriana Costantini per Sinistra Italiana, Luigi Calesso per Coalizione Civica di Treviso e Elena Ostanel, consigliere regionale del Veneto che Vogliamo.
“Per quanto ci riguarda direttamente emerge significativo un numero: secondo le previsioni delle schede ospedaliere regionali, dal 1999 al 2019 gli ospedali di Vittorio e Conegliano hanno perso 7 primariati e 268 posti letto – si legge nella nota diramata da Rinascita Civica-Partecipare Vittorio -. Lo “stato di salute” del nostro ospedale (Vittorio Veneto, ndr) presenta questi dati: ortopedia ha perso il primariato e traumatologia è stata trasferita a Conegliano; in pneumologia al momento ci sono solo due medici nonostante l'ospedale Covid; il punto nascite è chiuso, pur in presenza di un reparto ristrutturato; i previsti 4 posti di terapia intensiva ancora non si vedono; resta attivo un intero reparto Covid, dove vengono concentrati tutti i malati della Provincia”.
“La sanità veneta in breve tempo potrebbe subire un'implosione sulla qualità e sull' efficienza dei servizi, con il rischio che in un prossimo futuro venga garantita una protezione minima solo ai meno abbienti, consegnando tutti gli altri al privato, alle assicurazioni o ai contratti aziendali”, ha dichiarato invece Sara Tommasin della Fp CGIL di Treviso. OT