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16 aprile 2024

Vittorio Veneto

“Profughi al voto”. La Lega si scorda il regolamento, e si indigna

De Nardi ricorda: "Diritto di voto a extracomunitari residenti da almeno 5 anni nel Comune"

| Stefania De Bastiani |

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“Profughi al voto”. La Lega si scorda il regolamento, e si indigna

VITTORIO VENETO - “A Vittorio Veneto voteranno anche i profughi”. Ha suscitato le ire dei consiglieri comunali leghisti la voce che i richiedenti asilo e i rifugiati residenti in città andranno alle urne in occasione delle elezioni dei Consigli di Quartiere. Pure Il Giornale ha preso la balla al balzo, riportando con toni scandalistici ciò che è stato annunciato questa mattina dalla Tribuna di Treviso: “L’Amministrazione apre (le urne) ai richiedenti asilo, ma la Lega non ci sta”.

Come riportato dal quotidiano locale, a adirarsi sarebbero stati i consiglieri comunali della Lega Nord Gianluca Posocco e Gianantonio Da Re, che accusando l’Amministrazione di “volersi garantire i voti” avrebbero annunciato battaglia. Una battaglia che non avrebbe senso combattere in quanto i presupposti perché i profughi residenti a Vittorio Veneto possano recarsi alle urne, per legge, mancano

 

A far aprire gli occhi ai consiglieri leghisti è l’assessore Barbara De Nardi, avvocato, che riporta alla memoria di quegli stessi che l'hanno votato l’articolo 5 del regolamento dei Consigli di quartiere di Vittorio Veneto: “Sono elettori tutti i cittadini italiani maggiorenni e residenti a Vittorio Veneto, i cittadini degli altri paesi U.E. maggiorenni residenti da almeno 3 anni nel Comune e i cittadini maggiorenni dei paesi extracomunitari residenti da almeno 5 anni nel Comune, sempre con riferimento alla data delle elezioni dei Quartieri. I primi richiedenti asilo sono arrivati a Vittorio Veneto a maggio 2014 (e Da Re lo sa bene perchè era Sindaco...) e siamo nel 2016”, aggiunge De Nardi, che sulla faccenda ironizza: “Capisco che scoprire che la Jolie è di nuovo libera possa aver sovraeccitato gli ormoni di alcuni consiglieri comunali, ma questo regolamento è stato votato in Consiglio Comunale, non portato da Babbo Natale! Mi vien da sospettare che qualcuno non legga quel che vota in Consiglio Comunale”.

 

Insomma, i profughi non andranno alle urne quando si voterà per i Quartieri. La data delle (attesissime) elezioni, promesse dalla giunta in campagna elettorale nel 2014, non è ancora stata decisa ma si terranno in concomitanza con il Referendum costituzionale.

E anche questo pare si stia facendo attendere.

 



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Stefania De Bastiani

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