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25 aprile 2024

Treviso

“Non c’è più tempo, basta cemento” i ragazzi creano un parco per la cittadinanza

I giovani di Fridays for Future di Treviso hanno occupato l'area Repubblica 1 dove sorgerà un nuovo supermercato

| Gloria Girardini |

| Gloria Girardini |

“Non c’è più tempo, basta cemento” i ragazzi creano un parco per la cittadinanza

TREVISO – “Non c’è più tempo, basta cemento” questo lo slogan lanciato ieri dai ragazzi di Fridays for Future di Treviso. Ieri mattina i giovani preoccupati per il futuro della terra, si sono trovati nell’area Repubblica 1 a Treviso dove nei prossimi mesi dovrebbe sorgere un nuovo supermercato. “Come Fridays For Future Treviso sentiamo la necessità di opporci a questa politica che svende il territorio in nome del profitto di pochi-hanno dichiarato i ragazzi- Per questo oggi vogliamo ridare questa area alla città”. Il gruppo ha quindi iniziato a sistemare l’area, potando gli alberi e tagliando l’erba con l’obiettivo di creare, almeno per 24 ore, un parco pubblico per la cittadinanza. “Si tratterebbe dell’ennesimo supermercato, il settimo in 5km di strada. Abbiamo la necessità di resistere alla devastazione per poter esistere, per garantirci un futuro. Il Veneto è la regione che cementifica di più in Italia e il primato all'interno della regione va alla provincia di Treviso . Per questo abbiamo deciso di restituire questo prato ai cittadini e di inauguralo come parco pubblico dedicato alle donne mapuche che ogni giorno lottano contro la devastazione del loro territorio da parte delle multinazionali, prima fra le quali Benetton” .

 

 

Questa mattina i ragazzi, dopo una notte passata in tenda, hanno piantato 5 alberi “Oltre a contribuire all'assorbimento della CO2 sono per noi simbolo della riqualificazione di uno spazio che dovrebbe essere messo a disposizione della cittadinanza.-hanno concluso- Ribadiamo che l'azione di ieri non è stata un'azione isolata ma è la nascita di un percorso di riappropriazione di tutti quei luoghi che ci vengono tolti per profitti economici di quelle grandi aziende che non si preoccupano della vita e dell'ambiente che ci circonda. Infatti dopo la meritata colazione di questa mattina abbiamo iniziato a liberare l'area portando via le strutture e le tende utilizzate per il campeggio ma lasciando una rete da pallavolo, simbolo di un possibile utilizzo di questo parco. Torneremo a vivere questo posto e a far sentire le nostre voci in modo che nessun'altra area verde venga cementificata a discapito dell'ambiente”.

 

 


| modificato il:

Gloria Girardini

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