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28 marzo 2024

Mogliano

“No alla cementificazione delle ex Cave di Marocco a Mogliano”

È la richiesta perentorio del vicepresidente della commissione regionale ambiente

| Ingrid Feltrin Jefwa |

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| Ingrid Feltrin Jefwa |

Ex cave di Marocco a Mogliano

MOGLIANO - “Dobbiamo difendere le ex Cave di Marocco dal cemento e salvaguardare un piccolo angolo di biodiversità in una zona altamente urbanizzata. Quell’area deve diventare un Parco”: Esordisce Andrea Zanoni, consigliere regionale del Pd e vicepresidente della commissione Ambiente, schierandosi a fianco del Comitato che ha lanciato una petizione che ha già superata quota duemila firme, per chiedere al sindaco di Mogliano di limitare l’eventuale edificazione solo ad alcune parti già consumate, per tutelare l’area umida dei bacini.

“Le istituzioni siano protagoniste in questa partita con il proprietario dei terreni - l’appello di Zanoni -. In quei venti ettari deve nascere un Parco della biodiversità e ci sono le condizioni affinché possa diventare un sito Rete Natura 2000. Su queste tematiche anche la Regione deve fare grossi passi in avanti. Ricordo che per quanto riguarda gli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’Onu sullo sviluppo sostenibile, il Veneto è collocato nella fascia rossa, ovvero in grave ritardo, sul ‘goal 15’, ‘Progettare, ripristinare e favorire un uso sostenibile degli ecosistemi terrestri, gestire in modo sostenibile le foreste, combattere la desertificazione arrestare e invertire il degrado del territorio e arrestare la perdita di biodiversità’. Dalle Cave di Marocco può arrivare un segnale, per quanto piccolo, della volontà di cambiare rotta”.

 


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