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29 marzo 2024

Conegliano

“Niente zucchero a mio figlio!”

Ci sono bambini che non sanno cosa sia una caramella. E - parola di dietista - meglio per loro

| Stefania De Bastiani |

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| Stefania De Bastiani |

caramella

CONEGLIANO - Leonardo ha 3 anni e mezzo e non mangia biscotti, merendine, caramelle, né crostate. Non ingerisce zuccheri. O meglio, forse qualche volta li assaggia, ma di sicuro non a casa, non con mamma Monia. Leonardo è un bambino “sugar free”, come lo sono molti altri. La scelta è della madre che, dallo svezzamento ma si può dire da quando era in pancia, non gli ha dato zucchero, di alcun tipo. A parte quello contenuto nella frutta.

 

Come mai questa scelta? Chiediamo a Monia, che vive a Conegliano. “Lo zucchero crea dipendenza - spiega la mamma - e non è una cosa da poco. Se iniziano a mangiare i dolci, poi li vogliono sempre. Lo zucchero raffinato fa male: può portare ad avere il diabete, problemi di sovrappeso, ed è anche un eccitante”. Leonardo ha imparato ad apprezzare il cioccolato extra fondente 100% cacao, mentre a colazione c’è sempre il latte di mamma.

 

Ma non gli è mai capitato di mangiare un gelato o una caramella? “Ho scoperto che i nonni, quando lo portano al bar, gli fanno assaggiare la brioches - si rammarica Monia - e poi al mare è capitato che mangiasse un gelato: lo vede, guarda gli altri, è difficile dire sempre di no”. A casa però le merendine non entrano, come non arrivano i biscotti e nessun tipo di zucchero, nemmeno quello nascosto nei succhi di frutta o nelle salse al pomodoro. “Cerco di non portare Leonardo con me al supermercato - riferisce Monia - onde evitare che veda quelle confezioni attira-bambini che dentro hanno solo veleni”.

 

Dalla parte di Monia e delle mamme che non comprano zuccheri c’è Eva Da Ros, dietista di Vittorio Veneto. “Lo zucchero può avere conseguenze sulla salute non da poco - spiega la professionista - Favorisce l’obesità, il diabete, altre patologie che emergono a distanza di anni, oltre ad avere effetti immediati sulla glicemia e sulla concentrazione”. “Gli zuccheri della frutta vanno benissimo, ma bisogna cercare di evitare gli zuccheri liberi, compreso lo sciroppo d’agave e tutti quegli sciroppi che si trovano nei prodotti confezionati. Le linee guida dell’OMS transigono 20g di zucchero al giorno, e con un bicchiere di Coca Cola questa quantità viene già superata”. “Il problema dello zucchero - continua la dietista - non è solo che fa male alla salute, ma spinge il bambino a non amare più il cibo sano, cambiando la sua soglia del gusto. Se si mangia tanto dolce e tanto salato ci si abitua a quello, e non si apprezza più il resto. Credo che sia importante da parte dei genitori educare alle buone abitudini alimentari, senza esagerare. Uscire a prendere un gelato artigianale o una brioches in pasticceria va benissimo, ma si dovrebbe evitare di riempire la dispensa di merendine confezionate e bibite zuccherate”.

 

In provincia di Treviso un bambino su quattro è sovrappeso. I dati, aggiornati al 2021, sono stati diffusi dal Servizio di Epidemiologia dell’Ulss2 Marca Trevigiana. Secondo i ricercatori il problema sarebbe anche dovuto alla sedentarietà che nel periodo di pandemia è stato un grande problema per molti bambini. Uno stile di vita più sano, però, parte dal cibo e, come spiega Eva Da Ros, “quella dei genitori è una grande responsabilità. I dolci fanno parte della nostra cultura, è difficile evitarli del tutto, ma magari ci si può prendere tempo per fare delle torte o dei muffin in casa che non contengano troppo zucchero”. Un esempio? “Al posto dello zucchero si può schiacciare una banana nell’impasto”.

 



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Stefania De Bastiani

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