“Nel caso di incontro con lupo, sciacallo dorato o cinghiali con prole, rompere il vetro”
Ironica istallazione lungo il sentiero di BoscAsolo
ASOLO – L’arrivo anche nelle nostre zone di animali selvatici, a lungo scomparsi per la spietatezza dell’uomo, ha innescato timori che in diversi casi sono immotivati. Non si contano le foto o i video nei social, che il più delle volte ritraggono animali indecifrabili a cui invece si attribuisce l’identità di lupo o sciacallo. Senza contare che quasi sempre se un animale domestico è predato si attribuisce immediatamente la responsabilità ai lupi, senza nemmeno fare le verifiche del caso: secondo i faunisti molto spesso a predare ovini o bovini sono più facilmente branchi di cani randagi, molto più presenti di quanto si pensi, anziché il tanto temuto lupo.
Una paura che in molti casi rasenta la psicosi, complici anche i proclami di chi di fauna selvatica ne sa ben poco. Così ad Asolo c’è chi ha pensato di armarsi d’ironia per contrastare questi timori atavici, legati più all’ancestrale competizione alimentare che a un pericolo effettivo. Basta percorrere il sentiero collinare del BoscAsolo, un pregevole percorso in un’area comunale debitamente attrezzata e donata alla Municipalità della Fondazione Coin, per imbattersi in una cassetta di legno che riporta la scritta: «Nel caso di incontro con lupo, sciacallo dorato o cinghiali con prole, rompere il vetro». Dentro alla teca, con tanto di martello, c’è un rotolo di carta igienica: un “dispositivo” decisamente ironico che non serve certo spiegare a cosa serva.
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