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24 aprile 2024

Montebelluna

“Lasciami volare”: domani a Nervesa, Giampietro Ghidini racconta la sua vicenda

La morte del figlio Emanuele morto a soli 16 anni, dopo aver provato la droga

| Margherita Zaniol |

| Margherita Zaniol |

Giampietro Ghidini

NERVESA DELLA BATTAGLIA - Martedì 5 ottobre, alle ore 20,30, presso la Palestra comunale in Via Bombardieri del Re a Nervesa della Battaglia, si terrà l’atteso incontro “Lasciami volare” con Giampietro Ghidini, il padre che dopo la morte del figlio Emanuele, di soli 16 anni, ha dedicato la sua vita ai giovani. Una testimonianza di vita, la sua, per cercare di condividere l'idea che non solo possiamo sopravvivere al dolore, ma che le sofferenze e le difficoltà della vita ci possono rendere migliori, perché quello che oggi sembra farci cadere può essere quello che domani ci aiuterà a stare in piedi. Papà Gianpietro racconterà la propria storia e quella di suo figlio Emanuele, che la sera del 24 novembre 2013 Emanuele esce con degli amici più grandi e decide di provare un “francobollo”, ovvero un acido, offerto da uno di quei ragazzi. Da qui il dramma, la paranoia lo assale e si getta e muore nelle acque del fiume Chiese, nel Bresciano, nello stesso punto dove anni prima, da piccolo, aveva liberato un pesciolino rosso insieme al suo papà.

 

 

Gianpietro capisce che il dolore per la scomparsa del figlio non si potrà mai lenire, rendendosi conto che deve fare qualcosa affinché quello che è successo a Emanuele non capiti ad altri ragazzi. Così crea la Fondazione Ema.Pesciolinorosso e scrive il libro “Lasciami Volare”, dedicato a quei padri che hanno difficoltà a comunicare con i propri figli. Inizia ad andare in televisione e a parlare della sua esperienza, a tenere incontri nelle scuole per sensibilizzare i più giovani sul delicato tema della droga e organizza anche un giro d'Italia in bici con alcuni ragazzi. Dopo la morte di Ema, papà Gianpietro con la sua famiglia ha passato giorni terribili. Aveva la sensazione di camminare in un posto a cui non apparteneva più, passava i giorni a fatica con un macigno pesantissimo sulle spalle. Tutto era dolore, dentro e fuori. Perfino le ossa facevano male, schiacciate dal peso della gravità. Ha dovuto riadattarsi alla vita, riprendere anche i gesti più semplici come uscire, parlare con le persone, sorridere. Dopo pochi giorni però qualcosa è cambiato.

 

 

Un sogno straordinario con un solo protagonista: Emanuele e il suo vano tentativo di portarlo in salvo dalle acque. Un sogno che ha risvegliato in lui un’energia inspiegabile, come se il figlio avesse donato le sue energie vitali al padre, come se da due vite separate se ne fosse creata una unica, potenzialmente incredibile. In seguito al sogno papà Gianpietro ha deciso di convogliare queste energie e dedicare la sua vita ai giovani e alla loro crescita, promettendo a suo figlio che avrebbe portato ovunque la sua storia. Papà Gianpietro parla di Emanuele per portare avanti il suo ricordo, il suo amore. Durante ogni incontro, nelle scuole, negli oratori, nei teatri, le parole autentiche e dolci della sua voce entrano nel corpo di chi le ascolta come se ci fosse accanto ad ognuno di noi Emanuele che ci abbraccia, ci comunica che lì davanti a noi c’è suo padre che sta donando la vita a giovani, a tutti i giovani che vogliono vivere e iniziare ad apprezzare la vita per la sua interezza, senza artifizi. In questi due anni straordinari, Gianpietro ha tenuto oltre mille interventi. Le persone lo ascoltano traendone conforto e forza, in tutta Italia il PesciolinoRosso ha portato la storia di Emanuele, un ragazzo dolce, un ragazzo sensibile, un ragazzo.

 

 

Il Pesciolinorosso è un’associazione nata a supporto dei giovani. “Siamo una Fondazione che ha come scopo principale il sostegno dei giovani nella forma di divulgazione e sostegno di attività di sviluppo e crescita – spiega Giampietro Ghidini -. In questi anni il PesciolinoRosso è diventata una community di migliaia di persone, in crescita costante, dove genitori e giovani si scambiano idee, pensieri e condividono riflessioni su temi come l’adolescenza, il futuro, la scuola e ovviamente il rapporto tra genitori e figli. Dal gennaio 2014 abbiamo tenuto in tutta Italia oltre 1.700 incontri in tutta Italia, da nord a sud in oltre 500 città, in scuole, oratori e piazze con tantissimi genitori e figli. Il coinvolgimento – prosegue Ghidini - in ogni evento è straordinario e va oltre le nostre aspettative più rosee. Infatti, quando anche un solo giovane ci dice un semplice ‘grazie’ o ‘mi avete salvato la vita’ e riesce a salvarsi, a cambiare idea o ripensare alla sua vita in modo positivo; la nostra missione continua ad avere sempre più forza e ci sprona a portare avanti il nostro amore. Nel nostro cammino abbiamo incontrato persone incredibili che abbiamo voluto nel PesciolinoRosso per portare avanti un messaggio positivo”.

 

 

Le persone che attualmente oltre a papà Gianpietro intervengono negli eventi sono Carolina Bocca, una mamma che ha salvato suo figlio adolescente lottando contro la sua dipendenza, e il professor Marcello Riccioni, un insegnante non convenzionale che ama i suoi alunni in modo smisurato e che trasmette parole di speranza e cambiamento per una scuola migliore. L’ingresso è gratuito ed è consigliata la prenotazione (obbligo di Green Pass): info@pesciolinorosso.org, via WhatsApp: 392 6980781 oppure biblioteca@comune.nervesa.tv.it (tel. 0422 773360).

 


| modificato il:

Margherita Zaniol

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