“Fateci lavorare”, centinaia di commercianti in piazza a Pieve di Soligo
Una manifestazione pacifica per chiedere di riaprire prima
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PIEVE DI SOLIGO - Con la mascherina, i guanti e distanziati l’uno dall’altro sono scesi in piazza per dire che vogliono, anzi: devono lavorare. I commercianti di Pieve di Soligo hanno manifestato (pacificamente, ci tengono a precisare) questa mattina, primo maggio, in centro città. Sotto l’occhio vigile delle forze dell’ordine hanno voluto dire la propria e spiegare perché aprire il primo giugno sarebbe davvero troppo tardi. A farsi portavoce della categoria che si sente “più abbandonata” è Gabriella Viezzer, titolare a Pieve di Solito di uno studio di parrucchiera e di un centro estetico.
“Non è stato nessuno a organizzare la manifestazione di questa mattina - ci tiene a precisare Gabriella - in 5, 6 amici avevamo deciso di farci sentire. Il malcontento generale ha però portato a riempire la piazza, che questa mattina era gremita, ci saranno state 200 persone”.
“Ci siamo riuniti, mantenendoci a due metri distanti, per far sentire il nostro dissenso, il nostro dolore, perché è proprio di dooere che parliamo. Hanno scelto di farci aprire il primo giugno e questo porta grosse problematiche: c’è chi non si riesce ad arrivare a fine mese. Ci sono dipendenti in cassa integrazione a cui bisogna dare l’anticipo, bollette da pagare, affitti, spese fisse che ogni azienda ha”.
“Il nostro obiettivo - continua Viezzer - è di anticipare anche solo di 15 giorni l’apertura. Ripartire il 18 maggio farebbe la differenza. Con tutti i dovuti accorgimenti: mascherina, guanti, gel igienizzante, massimo igiene e sicurezza. Ma queste norme le seguiamo da sempre”.
“Una problematica attuale sono gli abusivi, ci sono parrucchieri che vanno per le case, e questa purtroppo è una nota dolente - ci tiene a precisare la parrucchiera - Mentre noi siamo tutti in casa, e siamo stati alle regole”.
“Mi sono sentita di far da portavoce alla categoria - conclude Gabriella - Ma siamo tutti uniti, tutti nella stessa barca, con la voglia di poter ricominciare. Noi siamo pronti e siamo sicuri”.
Questa mattina anche i commercianti di Conegliano sono scesi in piazza, mentre i commercianti di Vittorio Veneto hanno rinunciato alla protesta.