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25 aprile 2024

Valdobbiadene Pieve di Soligo

“Corsi di recitazione, ma si firmano cambiali inconsapevolmente”

A sollevare il caso è l’Associazione Consumatori 24, alla quale sono arrivate le segnalazioni di diverse persone sparse in tutto il Veneto

| Roberto Silvestrin |

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“Corsi di recitazione, ma si firmano cambiali inconsapevolmente”

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Il corso di recitazione? Lo paghi lo stesso, anche se non riesci più ad andarci. E non si sta parlando di sommette, ma di una cifra che si aggira intorno ai 5mila euro annui. A sollevare il caso è l’Associazione Consumatori 24, alla quale sono arrivate le segnalazioni di diverse persone sparse in tutto il Veneto.

 

“Secondo le testimonianze ricevute, è emerso che una società padovana, in sede di conclusione del contratto, non avrebbe offerto le opportune informazioni commerciali né ai partecipanti né ai loro genitori – informa l’associazione -. I contratti con la stessa solitamente si aggirano intorno ad un valore di oltre 5 mila euro annui ed in sede di accordo verrebbe data la possibilità di rateizzare l’importo grazie al pagamento di diciotto “semplici bollettini’’”.

 

La questione, però, si pone quando i partecipanti non possono più recarsi a frequentare il corso, per i motivi più disparati.

 

“L’inghippo emerge quando il ragazzo o la ragazza iscritti al corso, nel pieno dei loro diritti circa l’annullamento del contratto sottoscritto, non possono più partecipare per motivi organizzativi, come accavallamento con gli orari scolastici, o sopraggiunti imprevisti – continua l’associazione -. I genitori firmatari o i ragazzi stessi, se maggiorenni, scoprono, in fase di annullamento, di aver sottoscritto delle cambiali e pertanto di essersi impegnati comunque in maniera strettamente vincolante al pagamento delle stesse. Di fatto nei casi specifici dei segnalanti, ci si ritrova a non poter usufruire del servizio, mantenendo l’obbligo di corresponsione degli importi pena il protesto”.

 

Secondo quanto riportato da Consumatori 24, quindi, queste persone “si sono riscoperte intrappolate nel circolo vizioso di tratte e cambiali che, se avessero ricevuto le giuste informazioni in sede di sottoscrizione, non avrebbero mai assolutamente accettato”. Alcuni casi riportati dall’associazione riguardano anche il trevigiano.

 

C’è una mamma di Valdobbiadene, la cui figlia minorenne non ha mai potuto partecipare al corso per motivi di natura fisica sorti successivamente alla sottoscrizione del contratto. “La madre ha sottoscritto per appunto le cambiali che non è stato possibile, senza la disponibilità della società, sospendere momentaneamente”, rende noto l’associazione.

 

Ma c’è anche la vicenda di una residente a Paese, il cui figlio – per accavallamento degli orari scolastici – non ha potuto frequentare i corsi: anche in questo caso i pagamenti non sono stati sospesi. Consumatori 24 ha reso noto di essersi già attivata attraverso il suo ufficio legale per la risoluzione della vertenza.

 


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