“Blocchiamo il progetto di viticoltura intensiva a Paderno del Grappa”
Scatta la petizione su Change: in poche ore già centinaia di firme

PIEVE DEL GRAPPA - «In una zona tra Paderno e Crespano (oggi "Pieve del Grappa"), attorniata da molte abitazioni e vicina ad un asilo, è in atto l'acquisto di terreni per l'impianto di un enorme vigneto». Inizia così la petizione pubblicata su Change da un gruppo di cittadini che ora dopo ora stanno raccogliendo centinaia di adesioni. Ma ecco il perché dell’iniziativa: «Da secoli la zona è transito da parte dei cittadini ed oggi è luogo di passeggiate in mezzo alla natura (i caprioli abbondano). Sappiamo bene cosa porta la viticoltura intensiva: ora è in corso lo sradicamento di alberi secolari, poi verranno le recinzioni, infine trattamenti frequenti e (data l'estensione) abbondanti».
I promotori temono che gli strumenti normativi in vigore non siano sufficiente a scongiurare le conseguenze di questa presenza sul territorio: «I regolamenti al riguardo non tengono in minimo conto l'estensione dell'impianto, né il numero di abitanti nelle adiacenze, né l'impatto sulla fruibilità del luogo e sull'ambiente, ma solo una distanza minima rispetto a strade ed abitazioni. I regolamenti quindi sono insufficienti a tutelare salute e territorio, e consentirebbero l'avvio del progetto. Noi però siamo convinti che la responsabilità di una amministrazione non si possa limitare al rispetto dei regolamenti, ma debba tutelare la salute dei cittadini ed il territorio, oltre a quel poco che i regolamenti prescrivono. L'approvazione da parte dell'Amministrazione comunale è in corso, per questo ti chiediamo di dire se condividi o meno questo progetto, che cambierà definitivamente il futuro di quella zona. Facciamo in fretta!».
Pubblicata ieri la petizione ha già ottenuto un ampio interesse con centinaia di sottoscrizioni. Ora la palla passa all’amministrazione comunale alla quale è stata inviata una richiesta formale indirizzata alla sindaca di Pieve del Grappa e all’Assessore all’Ambiente e Territorio. Tra le argomentazioni addotte contro il vigneto: «… trattamenti con fitofarmaci (rischi di contaminazione, nocività, cattivi odori); fruibilità del territorio (verrà recintato e non sarà possibile fare passeggiate); transito di animali selvatici (la zona è molto frequentata da caprioli ed altre specie protette); paesaggio; nidificazione (sono già stati estirpati gelsi secolari); insetti impollinatori; valore degli immobili confinanti (chi acquisterà un immobile in un'area che è maleodorante per tutta l'estate?); viabilità (la strada d'accesso è la pista ciclabile "sui sentieri degli Ezzelini")».
Quindi le richieste conclusive alla Municipalità: «Come cittadini preoccupati per la nostra comunità, abbiamo raccolto numerose firme contro un progetto che potrebbe danneggiare il territorio e la popolazione. Confidiamo nella Vostra sensibilità e nel Vostro impegno per la tutela della salute della Popolazione, del territorio, dell'ambiente, affinché venga salvaguardato da interventi che ne comprometterebbero l'integrità e la bellezza. Vi invitiamo quindi a intraprendere tutte le misure necessarie (che non si limitino al rispetto delle distanze dai confini) per impedire la realizzazione di questo vigneto, e a considerare alternative che rispettino il valore paesaggistico e ambientale, a beneficio dell’intera comunità».
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