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29 marzo 2024

Castelfranco

“Bene l’operazione AEEP ma doveva essere fatta 20 anni fa”

Articolo UNO e Castelfranco Merita soddisfatti per un’iniziativa positiva ma rammaricati perché arriva tardi

| Ingrid Feltrin Jefwa |

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| Ingrid Feltrin Jefwa |

Mario Bertolo

CASTELFRANCO - “L’azienda speciale che nasce dall’assorbimento di CPS da parte dell’AEEP costituisce un passaggio positivo e molto importante per l’edilizia popolare di Castelfranco Veneto e per questo anche Articolo UNO e Castelfranco Merita, di cui fa parte, plaudono”: si legge in una nota di Mario Bertolo membro del CDA AEEP, che scrive anche per Articolo UNO e per la coalizione Castelfranco Merita, aggiungendo poi delle precisazioni.

“Già nel 1998, quando l’amministrazione Ulivo con Marchetti aveva “salvato” l’allora IACP trasformandolo in AEEP, aveva individuata la necessità di creare un’azienda più forte in grado di investire e gestire l’edilizia popolare ma allo stesso tempo avere “risorse ed energie proprie” per poter camminare e crescere in autonomia.

Purtroppo, la decisione di acquisire le Clarisse del 2004 che per un verso poteva essere un’occasione per valorizzare uno degli angoli più belli della nostra città e ricavare risorse da investire nell’edilizia popolare, causa idee poco chiare, incertezze, lentezze e ritardi vari si è trasformata in una “palla al piede” che ha bloccato l’Ente per oltre 10 anni”. Articolo UNO e Castelfranco Merita puntualizzano poi che l’operazione di questi giorni, ha realizza un obiettivo che avrebbe dovuto diventare realtà almeno da 20 anni, è comunque un’ottima notizia.

La scommessa adesso è compiere le scelte giuste per almeno due motivi:
• evitare il rischio di “snaturare” l’AEEP il cui primo compito deve comunque rimanere quello di gestire, valorizzare e difendere l’edilizia popolare;
• gestire i servizi che effettivamente portino un “valore aggiunto” economico all’azienda e che siano “affini” a quelli che tradizionalmente “sa fare” un’azienda come AEEP. Positiva sarebbe la scelta di affidare anche la manutenzione del patrimonio immobiliare del Comune (scuole, edifici pubblici, ecc.) mentre ad esempio per la gestione delle piscine una valutazione va fatta.

Un altro obbiettivo molto importante da perseguire, purtroppo non semplice vista la normativa, sarà quello di riuscire ad utilizzare anche nelle case popolari dell’AEEP le risorse economiche del 110% stanziate dal governo per recuperare e migliorare le abitazioni dal punto di vista del risparmio energetico”.

Bertolo quindi conlude: “La nuova realtà aziendale pubblica nata in questi giorni, come membro del CDA da una parte mi preoccupa per le nuove responsabilità che si aggiungono ma allo stesso tempo mi stimolano ad impegnarmi ancor di più in difesa di una ”tradizione” di valenza sociale per la nostra città com’è l’edilizia popolare”.

 



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