“Basta morti sul lavoro”, oggi sciopero dei metalmeccanici
I lavoratori della Marca incroceranno le braccia l'ultima ora di lavoro
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TREVISO - “Basta morire sul lavoro”. Oggi i metalmeccanici della provincia di Treviso, aderendo alla mobilitazione nazionale indetta da Fim, Fiom e Uim, incroceranno le braccia per lo sciopero di un’ora a fine turno. In Italia dall'inizio dell'anno sono 500 i morti sul lavoro. Anche in provincia di Treviso il numero degli infortuni rimane costante, segno di un problema ancora aperto rispetto alla cultura della prevenzione.
“Queste morti e gli infortuni non sono la conseguenza della fatalità ma il più delle volte della mancanza di rispetto delle imprese per le procedure e le regole di sicurezza e, più generale, dell’inadeguatezza dei sistemi di prevenzione. Troppo spesso questa è la conseguenza di comportamenti che valutano la vita e il lavoro, e le condizioni in cui si svolge, come variabili dipendenti dagli interessi dell'impresa”. Puntano il dito i segretari generali Enrico Botter (Fiom Cgil), Antonio Bianchin (Fim Cisl) e Stefano Bragagnolo (Uilm Uil).
“In particolare, i subappalti, la precarietà e la frammentazione del lavoro peggiorano le condizioni e aumentano le pressioni sui singoli lavoratori. Solo estendendo i diritti e applicando una condivisa e diffusa cultura della sicurezza, anche attraverso un rinnovo del contratto nazionale – concludono i segretari generali dei metalmeccanici – si potranno rendere i luoghi di lavoro più sicuri.”
Fim, Fiom, Uilm confermano il loro impegno per garantire un lavoro sicuro e con diritti e dichiarano la loro contrarietà a qualsiasi intervento che vada nel segno dell’impoverimento delle norme sulla sicurezza.