“Il territorio non è privato: la cittadinanza va coinvolta in scelte così cruciali”
Il Presidente di Quartiere Est Giorgio Ruffoni ritiene che le decisioni dell’Amministrazione comportino consumo di suolo senza un reale ritorno in termini di beneficio pubblico per la città
| Manuel Trevisan |
MOGLIANO VENETO – Il piano degli Interventi recentemente approvato in Consiglio Comunale continua ad essere elemento di discussione a Mogliano.
Dopo i consiglieri di opposizione Nilandi e Ceschin e il gruppo dei Ribelli all’Estinzione di Mogliano, a prendere parola è il presidente di Quartiere Est Giorgio Ruffoni, il quale, dopo aver precisato che “come Comitato di Quartiere ci riserveremo di analizzare la questione nel dettaglio non appena avremo a disposizione la documentazione necessaria”, ci tiene ad esprimere qualche iniziale perplessità.
Due in particolare sono i punti in questione. Il primo riguarda lo spostamento del supermercato Alì nell’area dell’ex Essicatoio che “anche se effettivamente va a risolvere l’annoso problema del ‘buco nero’, non porta a un reale beneficio pubblico. I parcheggi che Mogliano guadagnerebbe in seguito alla trattativa con il privato, infatti, non sono utili in un momento in cui urge un cambio di pensiero verso una mobilità sostenibile. Perlomeno in precedenza il progetto prevedeva un’utilità sociale: un luogo di co-housing per anziani”.
Il secondo punto sul quale il Presidente di Quartiere Est insiste riguarda l’area Bertoldi (da via Casoni fino a via Barbieri), che “rappresenta esclusivamente un mero affare per il privato”. “Quest’area –spiega – oggi è un’area di tipo F (non edificabile) che, ancora una volta in cambio di parcheggi, si decide di edificare. Qui si tratta di una questione ancora più grave di quella relativa all’ex Essicatoio, perché se in quel caso perlomeno si va a sistemare un ‘buco nero’, qui si va semplicemente a consumare suolo verde che i residenti chiedevano di salvaguardare”.
“Quello che ci tengo a dire – conclude Ruffoni – è che il territorio è di tutti ed è giusto coinvolgere la cittadinanza in scelte così decisive. Fondamentale è anche tenere conto del reale beneficio per la città: in queste scelte vedo un beneficio esclusivamente per il privato”.