TREVISO - Il Sindacato autonomo dei lavoratori della scuola dice no alla riapertura delle scuole giovedì prossimo 7 gennaio: “Considerata la grave situazione epidemiologica in cui versa il Veneto, in particolare in provincia di Treviso". Per lo Snals è indispensabile posporre la riapertura delle scuole almeno fino al 18 gennaio prossimo”. È la posizione assunta dallo Snals oggi pomeriggio anche a livello nazionale. Spiega Salvatore Auci, segretario provinciale di Treviso: “Non è accettabile che il personale della scuola sia mandato allo sbaraglio. Inoltre, senza consoni dispositivi di protezione individuale (mascherine FFP2) s senza un adeguato distanziamento degli alunni all'interno delle classi si rischia di avviare non solo la terza, ma la quarta, quinta ondata di contagi”.

Auci assicura di aver ricevuto molte telefonate di maestri e professori di tutti gli ordini di scuola allarmati dalla situazione contagi e che chiedono cosa fare per non tornare in classe. “Molti infatti hanno avuto notizia di colleghi contagiati nelle ultime settimane”. Il timore di rimettere piede in classe ñ, con un indice Rt che continua a salire invece di scendere, è grande non solo tra gli insegnanti ma pure nelle famiglie che potrebbero anche decidere di tenere a casa i figli.

Intanto, a quanto trapela dalla riunione tra Governo e maggioranza di oggi pomeriggio, pare siano ineluttabili ulteriori misure restrittive su tutto il territorio nazionale, indipendentemente dalla fasce cromatiche che sulla base dei famosi (e rivedibili) 21 parametri dovrebbe riportare all’Italia tricolore dopo la befana.