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16 aprile 2024

Castelfranco

“I cittadini hanno capito che il nostro ospedale è stato azzoppato”

È il commento del gruppo Difendiamo il nostro ospedale - Castelfranco Veneto all’esito elettorale

| Ingrid Feltrin Jefwa |

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| Ingrid Feltrin Jefwa |

“I cittadini hanno capito che il nostro ospedale è stato azzoppato”

CASTELFRANCO – Indiscutibilmente la questione ospedale ha tenuto banco a Castelfranco nel corso di tutta la campagna elettorale. A prescindere dalle posizioni dei due schieramenti giunti fino al ballottaggio è interessante cosa ne pensa il gruppo “Difendiamo il nostro ospedale - Castelfranco Veneto” del risultato elettorale, visto che da anni porta avanti una strenue azione di difesa del nosocomio cittadino.

“Per un pugno di voti – esordiscono gli attivisti del gruppo che ha postato sulla sua pagina social luna lunga riflessione postelettorale -. Anche noi abbiamo assistito come tutti voi a un incredibile testa a testa. Anche noi ci troviamo con amarezza a constatare la vittoria del sindaco uscente Marcon per 478 voti. Il 3% del totale. È stato sfiorato un cambiamento meritato, atteso, sperato per la nostra città. E Castelfranco si è dimostrata l’unico comune del Veneto nel quale non soltanto il sindaco del partito egemone non ha vinto al primo turno, ma addirittura ha rischiato di perdere, mentre il suo governatore raccoglieva il record assoluto di consensi nella storia delle elezioni italiane”.

Sulle ragioni dell’esito elettorale il gruppo non ha dubbi: “Tutto questo ha una spiegazione: i cittadini hanno capito che il nostro ospedale è stato azzoppato dalle decisioni di Zaia e dalla pessima politica di Marcon. Hanno capito che l’amministrazione comunale ha anteposto le ragioni di partito all’interesse pubblico. Hanno confidato in una diversa gestione del bene pubblico. Hanno sperato nella scelta di persone più preparate anche sul piano sanitario e normativo, perché la politica e l’amministrazione sono cose serie. E chi improvvisa o china il capo fa solo danni.

Ci siamo arrivati vicinissimi. E sappiamo che una parte di questo merito è anche nostra, del movimento che da quattro anni combatte per l’ospedale, avanza richieste e proposte, critiche e battaglie. Con un solo pensiero in mente: l’interesse di tutti. Con questo spirito, dopo esserci tenuti lontani da ogni coinvolgimento nelle liste e da ogni intervento al primo turno, abbiamo convintamente sostenuto Sebastiano Sartoretto al ballottaggio, ritenendo che fosse indispensabile schierarsi per l’unica alternativa esistente a Stefano Marcon. Siamo certi di aver fatto la scelta giusta, e come noi la metà degli elettori, desiderosi di un cambio di rotta radicale e di un pensiero finalmente diverso sulla sanità pubblica”.

Quanto al futuro? “Siamo un gruppo di giovani tra i 30 e i 35 anni, capitanati dal nostro insostituibile Alberto e organizzati tra chi cerca i documenti, chi prende contatti con istituzioni e associazioni, chi scrive quotidianamente su questa pagina, chi organizza la rete dei volontari. Abbiamo il supporto di una squadra generosissima di cittadini che anche in questi giorni hanno distribuito volantini per il bene della città. Non abbiamo tessere di partito. Non abbiamo mai cercato una vetrina. Non ci siamo nemmeno candidati. Oggi Castelfranco ha perso un’occasione storica di voltare pagina. Ma è successo per un soffio. E noi sappiamo bene che c’è tanto di prezioso in questa battaglia e in questo gruppo che conserveremo e proveremo ad alimentare con nuove energie. Sperando di avervi sempre come compagni in questa corsa”.

 



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