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16 aprile 2024

Lavoro

È TEMPO DI BUDGET

Una cosa che tutti dovrebbero fare

| Claudio Bottos |

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| Claudio Bottos |

budget

LAVORO - Se fate una ricerca della parola budget, con Google traduttore, trovate i termini programmare, preventivare, fare un bilancio preventivo. Solitamente si parla di budget a fine anno proprio perché c’è la necessità, da parte di imprese e professionisti, di stabilire degli obiettivi per l’anno successivo e di programmare le attività principali per raggiungerli e preventivare costi e ricavi per la parte economica, e flussi di cassa (entrare e uscite) per la parte finanziaria. Di rado, la parte economica corrisponde alla parte finanziaria ed è per avere i due risultati, che si parla di budget economico e budget finanziario, anche se il secondo è generato, per la maggior parte dei suoi dati, dallo sviluppo del primo.

Quando vedo amici e conoscenti che non hanno un budget finanziario (entrate e uscite) li invito e li aiuto a farlo. Per farlo si deve guardare avanti e pensare a quello che si vuole o si vorrebbe fare nei prossimi mesi o anni. Se, per esempio, si pensa di fare viaggi, acquistare beni, immobili o altro e non si hanno le disponibilità liquide per farlo, bisogna indebitarsi e questa è una ragione in più per cui è importante costruire un budget. Se una persona pensa di indebitarsi con qualcuno, deve essere in grado di valutare in quanto tempo riesce a restituire il debito che ha contratto, compresi gli interessi e, per farlo bisogna pianificare le entrate e le uscite future.

Molte aziende, in particolare le micro e piccole, non hanno un budget, né economico, né finanziario e questo porta spesso a prendere decisioni non coerenti con le disponibilità finanziarie che si creano, portandole ad uno stato di crisi, che è un fattore interno all’azienda (finché si rispettano gli impegni malgrado le difficoltà finanziarie), e a volte al passo successivo dello stato di insolvenza, che è un fattore esterno e palese a tutti (perché non si rispettano gli impegni assunti). Il processo di budgeting, ossia le modalità e i tempi con cui si crea e si tiene monitorato il budget, è fondamentale perché porta a pianificare attività ed eventi che si vogliono fare accadere, il che è molto diverso dalla previsione. Si fanno “previsioni meteorologiche” ma non “budget metereologici” e questo perché, nella costruzione del budget ci dovrebbe essere un forte impegno a far sì che le cose accadano, agendo sulle variabili che sono sotto controllo da parte dell’imprenditore. Il processo impone di guardare avanti e dover chiedersi, per ogni voce che lo compone, se quel dato sarà effettivamente così e quali sono i possibili cambiamenti che possono migliorare o peggiorare costi e ricavi pianificati e i relativi flussi di cassa. Il processo di budgeting prevede che, nei mesi o trimestri successivi, i dati pianificati siano confrontati con i dati che si sono effettivamente realizzati (il consuntivo) per rilevare gli scostamenti e poter eventualmente intervenire prendendo decisioni e ripianificando azioni e attività.

Soprattutto in questi periodi, con un elevato grado di incertezza, anche una famiglia o il singolo dipendente, hanno necessità di pianificare le possibili entrate e uscite. Un dipendente del settore privato, visto che il pubblico è pressoché garantito nel flusso in entrata dello stipendio, dovrebbe creare il suo budget per simulare possibili variazioni alle entrate future (se per esempio l’azienda in cui lavora ricorrerà alla cassa integrazione ricevendo uno stipendio inferiore) e di conseguenza modulare le uscite, in primis quelle non necessarie. Uno dei motivi per cui, nel nostro paese, sono aumentati i deposti nel corso del 2020, penso sia dovuto anche alla mancanza di una pianificazione finanziaria. Di fronte all’incertezza, intanto si risparmia, e per farlo ovviamente si riducono le spese, ma non come conseguenza di una pianificazione o di un ragionamento proiettato nel futuro con diverse possibilità sia peggiorative che migliorative rispetto alla normalità, ma semplicemente per paura, perché non riuscendo a guardare i flussi futuri, viene spontaneo dire “intanto risparmio”. Come si può ben comprendere questo riduce i consumi, che è un brutto segnale per l’economia di un paese perché, se non consumi le aziende non vendono i prodotti/servizi.

In una impresa è evidente l’importanza di un budget economico e finanziario, perché aiuta a vedere il futuro in termini economici (costi e ricavi) e finanziari (entrate e uscite di cassa), in base ai risultati che si vogliono analizzare, e che possono essere di mantenimento, o peggiorativi oppure migliorativi dello status quo o del punto da cui si vuole partire. Ci sono metodi diventati ricorrenti per la creazione del budget, il più utilizzato è quello di partire dallo storico dell’anno precedente o dalla media degli ultimi 3 o 5 anni, ed ecco il motivo per cui ci si attiva negli ultimi mesi o giorni di fine anno per redigere il budget. Difficilmente si parte con dati ex-novo per la creazione del budget, a meno che non ci sia da redigere un business plan di una nuova impresa. È comunque importante, di fronte ad ogni voce di ricavo e di costo, e di conseguenza di entrata ed uscita di cassa, chiedersi, se ci sarà ancora, e in quale misura, quel ricavo o quella spesa, e qual è l’impatto sul conto economico sui flussi finanziari e sulla strategia di medio e lungo termine dell’impresa. Buon budget a tutti.

di Claudio Bottos (Consulente del lavoro e di direzione strategica aziendale)

 

 



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Claudio Bottos
Consulente del lavoro e di direzione strategica aziendale

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