È scontro politico a Cavaso sulla chiusura della casa di riposo
Sonia Mondin capogruppo di Cavaso Insieme incalza la Giunta: “Basta propaganda, servono bravi amministratori!”

CAVASO DEL TOMBA – Non si placa lo sconcerto per la decisione della Giunta del Sindaco Gino Rugolo di chiudere la casa di riposo del paese. In queste ore Sonia Mondin capogruppo in consiglio comunale del gruppo di minoranza “Cavaso Insieme” ha preso una posizione durissima, con l’auspicio di far cambiare idea alla maggioranza che in paese si sarebbe giustificata con argomentazioni che non persuadono affatto l’opposizione. «Sarebbe proprio il momento di mettere la parola fine alla “propaganda politica” e governare con responsabilità. La Convenzione per la gestione integrata della Casa di Soggiorno Giacomo e Alberto Binotto, scaduta nel 2023, avrebbe dovuto prevedere un bando di gara, la cui preparazione sarebbe dovuta iniziare almeno un anno prima. Invece, tutto è stato ignorato e prorogato, nonostante i ripetuti solleciti. Se davvero questa amministrazione avesse avuto a cuore gli ospiti, la donazione e il valore dell’autorizzazione, avrebbe agito nell’interesse dei cittadini con tempi diversi e con maggiore responsabilità di governo affrontando per tempo le criticità aggiornando l’offerta e definendo le priorità».
Cavaso Insieme quindi incalza: «Ed invece la Casa di Soggiorno Giacomo e Alberto Binotto, struttura frutto di un lascito alla popolazione del Comune di Cavaso del Tomba, chiuderà alla fine del 2025. Una realtà apprezzata da tutti per l’eccellenza del suo servizio! Lo testimoniano in primis gli utenti e i loro familiari. Per garantire la continuità della struttura, l’attuale gestore ha proposto un progetto Finanziario, ma la maggioranza lo ha respinto senza presentare una controproposta, prima del rifiuto definitivo. Il progetto prevedeva un investimento complessivo di 2.013.996,81 euro (IVA esclusa), con una chiara suddivisione tra amministrazione e privato: 584.005,21 euro (IVA esclusa) a carico del concessionario per il rifacimento dei bagni, impianti, tinteggiature interne; 1.429.991,60 euro (IVA esclusa) a carico del Comune per la copertura, le facciate, i serramenti e gli adeguamenti impiantistici».
La capogruppo Mondin quindi interviene sulla questione del rischio sismico della struttura: «Il sindaco ha rilanciato parlando di investimenti per oltre 5 milioni di euro, giustificandoli con il rischio sismico. Ma un'analisi di vulnerabilità sismica, che per legge avrebbe dovuto essere effettuata entro il 31 dicembre 2023, agli atti non risulta essere stata realizzata. La legge obbliga il Comune a effettuare questa analisi, ma non lo obbliga a realizzare gli interventi. Dal 2019, a parte la manutenzione ordinaria effettuata dal gestore, l’amministrazione non ha realizzato alcun intervento strutturale sull’immobile, nonostante incassi un canone di affitto annuo di circa 70.000 euro; nessun piano di manutenzione straordinaria, nessun progetto di miglioramento! Come gruppo di Minoranza Cavaso Insieme, denunciamo il fatto che in sei anni, la maggioranza ha scelto di lasciare la struttura nell’incuria, dimenticandosene!»
Ma la questione ha una ricaduta ben più ampia di quella comunale, visto che si tratta di una residenza in cui vivono anziani provenienti anche da altre località. «In provincia di Treviso ci sono circa 3.000 persone anziane in lista d’attesa per un posto in una casa di riposo. Segno evidente che l’offerta di posti è insufficiente e di fronte a questa realtà, il gruppo di maggioranza decide di chiudere la Casa di Soggiorno Giacomo e Alberto Binotto, crediamo per davvero che sia l’unico caso a livello nazionale! Peraltro non ci è dato sapere quale sarà la sorte dei suoi 53 ospiti; dove verranno collocati questi anziani e siamo preoccupati anche per il personale e per l’indotto che gravita attorno a questa nostra realtà!»
Mondin quindi conclude sottolineando che la Municipalità disponeva di risorse utili per sistemare la struttura: «E mentre la Casa di Soggiorno Giacomo e Alberto Binotto chiude, il 28 febbraio 2025 la giunta ha deliberato un investimento di 1.230.000 euro per la sistemazione dell’area Bocca di Serra, con interventi sulla mobilità lenta e sui parcheggi: 246.000 euro da contributo regionale (20%); 980.400 euro da fondi propri, derivanti dagli avanzi di amministrazione (80%). Ma è sensato destinare quasi 1.000.000 di euro per la viabilità e i parcheggi a Bocca di Serra, mentre viene lasciata in decadenza una struttura con una funzione sociale fondamentale? Questa è la domanda a cui il sindaco deve rispondere. Perché solo una politica vera e responsabile può trovare soluzioni. Non la narrazione che questa amministrazione ci impone ogni giorno».
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