"È inutile raccogliere beni alla rinfusa". "Dichiarazioni che ci rattristano"
Polemica tra opposizione e maggioranza a Chiarano sulla raccolta degli aiuti per la guerra in Ucraina
| Angelo Giordano |
CHIARANO - Polemica a Chiarano riguardo alla raccolta aiuti per i profughi di guerra in Ucraina.
Giunti giovedì della scorsa settimana una ragazza 25enne e il figlio di appena due mesi. Sono attualmente ospitati dal neoassessore Michela Buso: «È la figlia di mia cognata, non potevo rimanere inerme senza far nulla; siamo un’unica famiglia e, quando c’è bisogno, la distanza e le difficoltà non contano».
Da qui il commento del sindaco Stefano De Pieri: «Non posso che essere contento ed orgoglioso del mio assessore. Sono tempi concitati e le azioni di volontariato devono essere mirate». E ancora: «È inutile raccogliere ed ammassare alla rinfusa generi alimentari e beni di prima necessità. Le organizzazioni internazionali di assistenza e volontariato sanno bene di cosa c’è bisogno. Meglio un piccolissimo contributo in denaro che disperdere energie inutilmente. Chiarano è pronta ad accogliere gli amici ucraini».
Marco Vescovi, capogruppo della “Civica Chiarano Fossalta Maggiore” in una breve nota però segna ail proprio malumore: «Siamo contenti ed orgogliosi per il nobile gesto dell'assessore Buso. Dopo aver condiviso sui social le richieste di raccolta di materiali provenienti da varie associazioni, ha dato l’esempio accogliendo dei famigliari in fuga dalla guerra. Ci rattristano invece le dichiarazioni del Sindaco.
Da una parte screditano le richieste di un neo assessore, dall’altra mortificano l’operato delle associazioni e la generosità dei cittadini. I quali si sono prodigati per raccogliere beni di prima necessità, materiale che, nonostante la sua opinione, è vitale per chi soffre».