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23 aprile 2024

Vittorio Veneto

«RICORSO AL TAR PER DIFENDERE I DIRITTI DEI DISABILI»

La presidente della Fabbrica dei Coriandoli scrive al sindaco: «Ha ragione, prima all'area Fenderl vengono i disabili»

| Claudia Borsoi |

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«RICORSO AL TAR PER DIFENDERE I DIRITTI DEI DISABILI»

VITTORIO VENETO - «Signor sindaco, lei dice attraverso i giornali che per lei vengono prima i disabili e dopo la Consulta. Ed ha ragione è proprio così. Prima di tutto vengono i disabili, gli svantaggiati, i deboli». E' così che inizia la lettera aperta inviata dalla presidente dell'associazione La fabbrica dei coriandoli, Paola Perin - una delle associazioni aderenti alla Consulta - al sindaco Gianantonio Da Re.

E nella lettera Perin sottolinea anche come il ricorso presentato al TAR della Consulta contro la delibera del consiglio comunale dello scorso 2 agosto, delibera che ratificava la nuova convenzione per la gestione dell'area Fenderl, sia stato fatto «proprio per difendere i diritti dei disabili, quella cooperativa e tutti gli altri disabili che frequentano l'area, e sono, molti: il diritto ad avere uno spazio libero dove incontrarsi tra loro e con il mondo dei cosidetti "normali", il diritto ad avere uno spazio pubblico aperto a tutti dove organizzare le attività culturali e ricreative che consentono di migliorare la loro qualità della vita».

Secondo la presidente de La fabbrica dei coriandoli il ricorso difende anche gli interessi della cooperativa Fenderl «perchè uno dei requisiti richiesti dalla normativa vigente per l'accreditamento delle cooperative sociali è che il luogo dove vengono ospitati i disabili sia a diretto contatto col mondo cosiddetto “normale” affinchè vi siano possibilità reali di integrazione e scambio. Se, come lei desidera, nel 2014 la Consulta se ne andasse dall'area Fenderl, verrebbe a mancare alla Cooperativa Fenderl uno dei requisiti essenziali per poter ospitare i disabili: il contatto col mondo “normale”».

E sul discorso dell'attività politica che in area Fenderl, secondo il sindaco, si svolgerebbe contro la sua amministrazione e quella precedente, Perin precisa: «Sì, il centro culturale Fenderl è luogo di attività politica, nel senso etimologico ed ormai dimenticato del termine, è un luogo dove si lavora per la polis per la città, per i cittadini, dove decine di volontari donano alla città il loro lavoro gratuito. Ma di tutte queste ore di lavoro gratuito, signor Sindaco - chiude - non ne abbiamo spesa una per fare attività politica né contro di lei, nè contro l'ex-sindaco Scottà».

 


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