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28 marzo 2024

Oderzo Motta

«Non toccate la presidenza»

Delibera della Giunta mottense contro l'ipotesi di eliminare la presidenza dell'istituto scolastico Isiss Scarpa

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«Non toccate la presidenza»

ODERZO / MOTTA DI LIVENZA «Non toccate la presidenza scolastica». Questo l’appello che giunge dal Consiglio comunale mottense, dopo che questa estate, il Consiglio comunale di Oderzo, all’unanimità, aveva votato un documento per chiedere il ripristino della presidenza dell’Obici a Oderzo.

 

Infatti fra le proposte avanzate dall’Istituto Obici c’era anche quella di aprire un tavolo di concertazione con l’Istituto Scarpa di Motta, per creare due poli, uno umanistico con la presidenza all’Obici ed uno scientifico con la presidenza allo Scarpa.

 

Proposta declinata però dal dirigente scolastico mottense Mario Sala: «Il rischio è l’indebolimento di entrambi gli istituti»: infatti di tre presidenze attualmente presenti nell’opitergino mottense, potrebbero rimanerne due. E a Motta si teme che salti proprio quella dell’Isiss.

 

Stando ai dati resi noti in Consiglio a Motta, l’istituto Obici nel 2010-11 è apparso sottodimensionato, con 555 studenti in luogo dei canonici 600, numero minimo che dovrebbe garantire una presidenza scolastica, in base alla legge regionale.

 

Calo a 575 studenti lo si è avuto anche al Sansovino nel l’anno scolastico 2011-12 (quest’anno è tornato a 625). Sulla questione a Motta levata di scudi nel consiglio di venerdì sera.

 

Il sindaco Paolo Speranzon ha detto: «La Giunta ha già deliberato in tal senso. La delibera è stata inviata ai 14 comuni del comprensorio».

 

I dati.  «Il calo degli istituti opitergini - dice Speranzon - stando ai numeri, è stato solo temporaneo. Ci risulta che nel 2012-13 l’Obici contasse 606 studenti, il Sansovino 625, l’Isiss Scarpa di Motta 1.016.

 

Inoltre per il prossimo quinquennio è previsto, secondo i dati Ulss, un incremento della popolazione scolastica: se nel 2011 erano 4.165 unità, il calo è stato solo nel 2013 (4.112) ma è previsto un aumento: 4.229 il prossimo anno, 4.250 nel 2015 fino ad arrivare a 4.383 nel 2018».

 

Sulla questione si deciderà entro ottobre in Provincia nell’apposita Commissione d’Ambito Formativo con i 14 Comuni e l’ufficio scolastico provinciale. In quella sede Motta chiederà la permanenza dello status quo, dunque le tre presidenze.

 



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