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18 maggio 2024

Mogliano

Professioni sanitarie e test di medicina: studenti del Brandolini a lezione dai medici del presidio ospedaliero di Monastier

L'iniziativa, lunga 11 settimane, ha coinvolto 15 futuri medici e sanitari e si concluderà con un'esperienza pratica nei reparti

| Isabella Loschi |

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studenti sala operatoria

MONASTIER - Sensibilizzare i giovani alle professioni sanitarie e prepararli per i test universitari, tenendo conto dell'attuale carenza del nostro Paese di medici e personale sanitario. E’ stato l'obiettivo principale del corso biomedico organizzato all'Istituto “Brandolini-Rota” di Oderzo con la collaborazione del Presidio Ospedaliero “Giovanni XXIII” di Monastier di Treviso.  

L'iniziativa, che ha coinvolto 15 studenti di 3°, 4° e 5° del liceo scientifico
, ha offerto loro l'opportunità di acquisire una conoscenza pratica e approfondita di cosa significhi lavorare nel campo medico ma anche di farsi un’idea di quali potrebbero essere, con l’avvento dell’intelligenza artificiale, le nuove figure professionali di cui la sanità avrà bisogno e che ora è chiamata, con il mondo accademico, a formare.  

  Ogni giovedì pomeriggio, per undici settimane, medici e operatori sanitari del Presidio Ospedaliero hanno tenuto delle sessioni informative presso l'Istituto "Brandolini-Rota", affrontando argomenti che spaziavano dalla chirurgia all'ingegneria clinica, dalla gestione sanitaria alla sicurezza informatica. Gli studenti hanno così avuto l'opportunità di apprendere prospettive professionali future direttamente da professionisti del settore, comprendendo le sfide e le innovazioni del mondo medico contemporaneo.

 Una parte significativa del corso è stata costituita da due giornate trascorse proprio all’interno del Presidio Ospedaliero "Giovanni XXIII", durante le quali gli studenti hanno potuto esplorare concretamente le varie aree operative. Con il coordinatore Luca Florian hanno visitato le sale chirurgiche, familiarizzando con tecnologie all'avanguardia come il robot "Da Vinci" per la chirurgia mininvasiva. Inoltre, hanno avuto l'opportunità di approfondire la comprensione delle pratiche diagnostiche preventive, visitando reparti come la radiologia e la senologia, dove grazie alle spiegazioni dettagliate del coordinatore Matteo Tessarin, tecnico radiologo della struttura, hanno appreso l’importanza della diagnosi precoce attraverso l'utilizzo di strumentazioni innovative supportate dall'intelligenza artificiale. Ma c’è stato modo, per loro, di conoscere anche i reparti di medicina d’urgenza e il settore amministrativo.   

Il programma ha anche toccato poi altre aree cruciali della sanità, come la fisioterapia e il laboratorio analisi. Il dottor Alessandro Munari, primario del reparto di fisioterapia ha illustrato loro, assieme al coordinatore Nicola De Pascale, le nuove tecnologie e i trattamenti innovativi utilizzati per le lesioni muscolo-scheletriche; la dottoressa Elisabetta Ricci, referente del laboratorio analisi, ha mostrato agli studenti le varie procedure e le nuove tecniche utilizzate per la medicina rigenerativa. 

Il progetto del corso biomedico 2023-24, organizzato nei dettagli da Giovanna Fiorotto, referente del progetto per il “Giovanni XXIII”, e avviato grazie al supporto delle docenti del “Brandolini-Rota” Valentina Telatin e Virginia Cerchier, si concluderà nei prossimi mesi con un'esperienza pratica, nei reparti di ortopedia, medicina, chirurgia e farmacia del “Giovanni XXIII”.  

“Riteniamo che fin dalla giovane età l’uomo abbia un'intuizione dei propri talenti e aspirazioni - ribadisce Don Massimo Rocchi, Direttore dell’Istituto “Brandolini”- Per questo motivo, il nostro istituto, fondato nel 1889 con l'obiettivo di formare le future generazioni nelle professioni del tempo, assiste gli studenti nell’orientamento già dalla terza media, attraverso iniziative ministeriali e proprie, favorendo il discernimento delle scelte future e includendo esperienze pratiche. Negli ultimi anni, abbiamo notato che un significativo 35-40% degli studenti liceali si orienta verso carriere nel settore medico-sanitario. Pertanto, abbiamo ritenuto utile per loro sperimentare e comprendere il percorso per diventare medico o intraprendere professioni sanitarie attraverso il contatto diretto con gli operatori, talvolta all’interno delle strutture sanitarie. Il Presidio Ospedaliero di Monastier ha compreso il nostro intento e ha collaborato con noi per avviare questo percorso innovativo, consentendoci di realizzare corsi biomedici che possono risultare utili sia in preparazione dei test di accesso alle facoltà medico-sanitarie sia per dissipare i dubbi degli studenti sulla professione medica.- Continua Don Massimo Rocchi- Questa opportunità aiuta i giovani a superare eventuali incertezze riguardo a una professione che ha un forte impatto umano e che richiede pertanto una scelta ponderata.”


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