«A27 LIBERA, È POSSIBILE»
Il comitato no-traforo rilancia il progetto e aggiunge: «Meglio mettere in sicurezza il viadotto con i soldi del traforo»
| Claudia Borsoi |
VITTORIO VENETO – Il comitato “No traforo Anas, sì alternative” rilancia ancora una volta la liberalizzazione del tratto dell’A27 che attraversa la città e si dice pronto, dati alla mano, a farsi interprete ancora una volta di questa richiesta.
«Dopo la proposta in consiglio comunale di appoggiare le iniziative per l’apertura dell’A27, presentata dal consigliere Adriano Botteon nel dicembre 2010, non si è più saputo nulla della questione» evidenzia Alessandro Mognol che propone ai consiglieri di minoranza di presentare sul tema una nuova interpellanza, da esportare anche in altri comuni interessati. «In alcuni comuni veneti per i residenti il passaggio sull’autostrada è stato liberalizzato e, dati alla mano, è emerso che l’azione è economicamente sostenibile» spiega Mognol.
Che tutto sia andato nel dimenticatoio, dopo l’iniziativa di Botteon, concorda anche il consigliere comunale di Sinistra Vittoriese, Adriana Costantini che domani sera, in sede di consiglio comunale, lancerà una proposta. «Proporrò – spiega Costantini – la composizione di un gruppo trasversale in consiglio comunale che segua la questione dell’A27, stili un crono programma, altrimenti finisce tutto con un bel niente».
E se il traforo dovrà essere la via di fuga da nord verso sud in caso di un’emergenza, il comitato ribatte: «Meglio mettere in sicurezza il viadotto. Non credo – chiude Mognol – che quei pilastri fatti negli anni ’70 siano a norma in caso di un terremoto».