ZTL cornuti e mazziati
02-08-2014 - Treviso
Lucia Tundo | commenti
Ho 51 anni e sono indirettamente ma profondamente coinvolta con ZTL-Wake Up. L'età è importante.
ZTL ha commesso molti errori, non c'è dubbio. Si sono fidati e a volte fatti anche consigliare dalle persone sbagliate, altrettanto probabile. Hanno reagito male a certe provocazioni. Beh, chissenefrega. E non riesco più a sopportare nemmeno chi dovrebbe essere dalla loro parte e continua a dire baggianate tipo "ve l'avevo detto io" o "avete sbagliato e avete perso", senza proporre soluzioni. Cosa si ottiene così? Devono tornare nelle loro casette tipo tartarughe, "giorno dopo giorno lontano dai guai, in attesa del giorno in cui morirai"?
Qualunque cosa ZTL decida ora di fare, io sarò dalla loro parte. Comunque e sempre, senza se e senza ma. Non li attaccherò per gli errori che hanno fatto e che faranno, solo chi non fa non sbaglia. Non intendo nemmeno dir loro cosa fare, neanche in forma di consiglio, perché non credo più di poter dare consigli. Rimango a sostegno e basta. Lo dico qui e altrove non perché sia chiaro "a tutti" perché probabilmente questi "tutti" se ne fregano, giustamente, della mia posizione, chi sono io perché sia importante? Voglio che sia chiaro a chi mi è vicino e in questi giorni convulsi si è parecchio arrabbiato e alterato.
Non riesco a fare a a meno di pensare che, se la situazione è quello che è, la responsabilità va ascritta anche e in buona parte a chi, come me, non ha fatto nulla per impedirlo. Abbiamo coltivato il nostro orticello, stringendo i denti quando ce ne rubavano pezzetti sempre più grandi perché potevamo farcela comunque, in qualche modo. Per loro non è rimasto nulla, il deserto.
Magari tra loro qualcuno di stanco c'è anche, ma non gli è permesso riposare. Sono, e non solo loro, nella merda fino al collo, come si può pensare di dir loro "giù la testa"? O peggio, visto che nella merda ci siamo anche noi più anziani, agitarci finché l'onda non li sommerga?
Per due anni hanno letteralmente resuscitato Treviso. Vitalità, cultura (un momento come il Premio Dubito dello scorso anno la città non lo viveva da un pezzo, se mai lo aveva fatto), energia. Difficile dimenticare quali e quanti esponenti dell'attuale maggioranza cittadina si sono schierati, e fatti fotografare, a sostegno di ZTL, salvo poi dimenticarsene, criticarli o addirittura ostacolarli subito dopo le elezioni. Dovevano starsene buoni in disparte, le loro azioni avevano contribuito in maniera determinante al risultato politico ottenuto ma ora basta, cosa rompevano i cabasisi a fare?
Nell'anno appena trascorso ZTL ha occupato e liberato, ha occupato ed è stata sgomberata, ha occupato, resistito ad un tentativo di sgombero e successivamente liberato con la promessa, perché di promessa a tutti gli effetti si è trattato, di una soluzione veloce.Per soddisfare tutte le condizioni richieste si sono costituiti formalmente in associazione e hanno atteso i tempi burocratici, che già lunghissimi per loro natura sono stati anche sforati, per poi finire cornuti e mazziati.
In piena estate, dopo mesi di attesa lo spazio è stato loro negato nonostante le promesse. So bene che di scritto non c'era nulla eccetera eccetera, so anche che tra persone oneste una parola vale, o sbaglio? Così, in un momento di grande debolezza politica, costretti in un angolo, sono stati provocati e coinvolti in una rissa di matrice assolutamente politica. Le responsabilità di questo saranno stabilite, forse, da chi di dovere. Ripeto il forse perché sia chiaro che non nutro troppe aspettative sull'effettiva volontà di fare chiarezza in merito. Vedo molto più chiaro il risultato di essere riusciti a trasformarli da problema politico in problema di ordine pubblico, per poterli appunto trattare come tali e ridurli al silenzio con le buone o con le cattive.
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