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25 aprile 2024

Treviso

Zaia: "No alle caserme per ospitare i profughi"

Il governatore: "Basta con le improvvisazioni", martedì in Prefettura convocati tutti i sindaci della Marca

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Zaia:

TREVISO - “Ogni volta che non sanno a quale Santo votarsi per uscire dal caos governativo, rispunta la storia delle Caserme come strutture per ospitare i profughi. Ogni volta, anche questa volta, dico no alla creazione di ghetti insalubri e impattanti sulle comunità locali. Si smetta di cercare rattoppi che sono peggio del buco e Renzi affronti seriamente la questione andando dai suoi amici dell’Europa a convincerli di prendersene un po’, ognuno per quota parte. Nel frattempo non c’è altra soluzione che bloccare i barconi gestiti dai terroristi dell’Isis in Libia, perché questa non è più una migrazione ma un atto apertamente ostile all’Italia e all’Europa, e sospendere Schengen”. Così il Presidente della Regione, Luca Zaia interviene sull’emergenza degli arrivi dei profughi dal Nordafrica in Veneto, che sta determinando confusione e polemiche.

“Con le caserme in Veneto – ricorda Zaia – ci hanno già provato, con il risultato che nessuna di quelle ipotizzate era risultata ragionevolmente utilizzabile. Il ghetto è quanto di peggio si possa ipotizzare, anche per la dignità dei migranti. Faccio anche presente agli smemorati che in Veneto esiste un Protocollo Sanitario specifico di prevenzione dalla diffusione di malattie che prevede anche che nostre task force sanitarie si rechino nei luoghi indicati come centri di accoglienza per verificarne la salubrità e la rispondenza a criteri minimi di vivibilità. Invito quindi il Governo e i Prefetti di informarci con debito preavviso delle ipotesi sul tappeto, dove invieremo i nostri sanitari a controllare. Questo per il bene dei migranti eventualmente malati e per la tranquillità delle popolazioni locali coinvolte”.

“Basta con le improvvisazioni – conclude Zaia – come sta succedendo da mesi e mesi, con il risultato che una migrazione sta diventando un’invasione che ha oramai “disperso” sui territori decine di migliaia di fantasmi che non si sa chi siano, da dove vengano, cosa facciano, se stiano soffrendo o siano entrati nei giri viscidi della malavita”.

Intanto per martedì prossimo, 24 febbraio, è stata convocato un incontro in Prefettura, richiesto dal sindaco Manildo, a cui sono stati invitati tutti i sindaci della Marca, il Presidente Muraro, i rappresentanti della Caritas e delle cooperative sociali, sempre della provincia. si cerca aiuto dai municipi per trovare una soluzione al caso-profughi ma le premesse non sono delle migliori. “E’ questo l’unico modo per gestire l’emergenza – dichiara il sindaco Manildo – ma la questione resta aperta. Non possiamo più ragionare secondo logiche di mera accoglienza da parte dello Stato, con i comuni supplenti. Lo abbiamo già detto con una lettera al Prefetto Cuttaia insieme ai colleghi sindaci di Vicenza e Belluno. Quanto accaduto a Treviso è però anche il risultato di una politica cieca da parte della Regione che sa solo suggerire ipotesi suggestive e non si preoccupa di intervenire davvero per far fronte all’emergenza”.

 



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