Vittorio Veneto, il traforo crepa anche le case più distanti
La denuncia di un residente: "Chi ci risarcirà?"
VITTORIO VENETO - Il traforo prosegue, e le case continuano a sgretolarsi. Un nuovo caso, dopo quelli Borghel e via Erberta, è emerso in seguito alla denuncia di un cittadino di via Carso, Adriano Corbanese. L’uomo abita all’incrocio con via Dalmazia e via Vittorio Emanuele, a poche centinaia di metri da dove l’uscita del Traforo dovrebbe innestarsi su via Carso.
Corbanese ha testimoniato lo sgretolamento della propria casa con tanto di foto: come si può vedere dall’immagine (che qui pubblichiamo), sulla parete della sua abitazione si è formata una grossa crepa, che corre lungo tutto il muro. L’uomo attribuisce la fessurazione al transito delle betoniere e dei camion, che transitano in quel tratto trasportando il materiale necessario per la realizzazione del traforo.
“La mia casa, che è sempre stata un’isola di tranquillità, ora è continuamente sottoposta a vibrazioni e scosse, come dei ripetuti piccoli terremoti – testimonia Adriano - E la stessa cosa succede anche nelle case di via Dalmazia. Gli abitanti di via Borghel prima o poi verranno risarciti, com’è giusto che sia. E noi, di via Carso e via Dalmazia, assediati notte e giorno da vibrazioni, polveri e rumori emessi dai mezzi in transito?”
Ritorna quindi anche la polemica sull’uscita del Traforo: Anas aveva individuato via Carso come sbocco dell’opera, ma ora i residenti tornano a manifestare la propria contrarietà. “Mi auguro che si abbia l’intelligenza di non realizzare l’uscita proprio in via Carso, davanti a cimitero, istituto alberghiero, liceo scientifico, liceo artistico e alle case degli abitanti - dichiara Corbanese - Spero che la mia richiesta venga presa in considerazione. Sono un cittadino vittoriese, nonno e padre, che vorrebbe soltanto stare in tranquillità nella propria casa, come ha sempre fatto”.