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28 marzo 2024

Vittorio Veneto

Vittorio Veneto, il segretario Pd Domini: "Potrei anche parlare con la Lega Nord"

L'intervista al 28enne segretario dem, tra mediazione e sintesi

| Claudia Borsoi |

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| Claudia Borsoi |

Vittorio Veneto, il segretario Pd Domini:

VITTORIO VENETO - Se gli si chiede quale sia un suo pregio, parla di pazienza abbinata alla capacità di discutere e confrontarsi. Un pregio che diventa importante se si è segretario di un partito, un partito che guida la città da tre anni e che in questo tempo non ha mancato, al proprio interno, di far emergere anime e voci diverse, spesso anche in contraddittorio fra loro.

 

Ludovico Domini, 28 anni, laureando in giurisprudenza, è iscritti al Pd dal 2014 e dal febbraio dello scorso anno è il segretario del circolo vittoriese del Partito Democratico, avendo ereditato il timone da Adriano Botteon. Da sempre il 28enne è impegnato nel volontariato e negli ultimi anni ha deciso di mettersi anche al servizio della comunità in veste di segretario di partito.

 

Una ventata di novità, scandita ad esempio di recente anche dall’apertura, dal lunedì al venerdì, della sede del Pd per «riscoprire il contatto con i cittadini, fare con loro due chiacchiere» evidenzia Domini che si è preso l’incarico in prima persona di garantire l’apertura.

 

Nel primo mese, nella sede sono entrate una settantina di persone che hanno manifestato «esigenze e volontà di partecipazione alla vita pubblica, ma anche critiche alla gestione nazionale del partito, più che alla giunta, e poi diverse esigenze concrete, da un cestino in più in un quartiere al non ingabbiare con le bancarelle del mercato del lunedì la fontana di via Cavour».

 

Da tre anni alla guida della città, il Pd (tutta la giunta è tesserata meno l’assessore Antonella Uliana) ha fin da subito evidenziato una grande vivacità interna, con punti di vista differenti su temi cittadini che le varie anime del partito non hanno sottaciuto (vedi di recente le dimissioni dalla maggioranza del consigliere Adriano Botteon).

 

«Appena vinte le elezioni, dunque fin da subito, si è persa l’occasione fondamentale di creare uno spirito di squadra tra tutti i consiglieri comunali – ammette il segretario del Pd -. Prendiamo atto che sono passati i tempi in cui un partito era allineato e coperto. Noi abbiamo bisogno di un confronto interno forte e per questo cerchiamo di dare spazio a tutte le voci. E al segretario spetta il compito di fare sintesi».

 

Un compito che però non sempre è facile, tanto che di recente sul progetto di edificare in via Celante un nuovo supermercato nel partito c’è stata una spaccatura.

 

Affiancato dal presidente del Pd vittoriese Fabio De Valier e dalla vice segretaria Silvia Criscuoli, oltre che dal capogruppo in consiglio Marco Dus, «non sono in realtà solo – ammette Domini -, anche se la mediazione spesso è difficile perché comunque vanno rispettate le posizioni diverse. Come circolo dettiamo le linee politiche, poi spetta all’amministrazione comunale tradurle in atti concreti».

 

Il giro di boa per l’amministrazione Tonon è già scattato da oltre sei mesi. «L’impegno di qui ai prossimi due anni è di riprendere in mano i contatti con altre forze politiche, dalla sinistra con Sinistra Italiana e Partecipare Vittorio – annuncia il segretario – al centro, per cercare di costruire qualcosa di buono per il bene della nostra Città. Per assurdo – aggiunge – potrei anche parlare con la Lega Nord se si portassero avanti dei progetti condivisi.

 

Questo – conclude - è infatti il momento per tutti coloro che hanno a cuore Vittorio Veneto per lavorare bene insieme, a prescindere dal colore politico, anche per l’imminente Centenario della Grande Guerra».

 


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Claudia Borsoi

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