A Vittorio Veneto nessuna moschea, solo un centro culturale islamico
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VITTORIO VENETO - Su quella struttura sono state fatte tantissime illazioni, sono state formulate ipotesi, previsioni, sono state fatte molte domande, spesso mal formulate. “Quando apre?”, “Ci sono i permessi?”, “Sarà una moschea?”.
E tutti a immaginare un luogo di culto dove i fedeli musulmani si riuniscono solo per pregare o magari per “esportare” una dottrina. In realtà, le cose sono molto diverse: e forse anche molto più semplici e genuine di quanto si creda.
Perché il nuovo centro culturale islamico di via Mattei, che sorgerà nell’ex sede di un’azienda di autotrasporti nella zona industriale di San Giacomo, sarà semplicemente il luogo in cui l’associazione “Misericordia”, che ha lo scopo di di favorire l’integrazione di persone e famiglie provenienti da aree di cultura musulmana, organizzerà e realizzerà i propri eventi e le proprie iniziative.
Negli ultimi tempi il nuovo centro – sebbene ancora in via di ristrutturazione – ha subito vari attacchi ed è stato al centro di importanti contestazioni in città.
L’intervista al Quindicinale in uscita in questi giorni è servita a Mohamed Aboulhaoun, vice presidente dell’associazione “Misericordia”, e a Khalil Bounafaa, vice tesoriere, per fare chiarezza e – perché no? – per togliersi anche qualche sassolino dalla scarpa.