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16 aprile 2024

Vittorio Veneto

Vittorio Veneto guadagna tre milioni di euro con l’Adunata degli Alpini

Ricaduta record sul territorio. Introvigne: "Effetto travolgente"

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Vittorio Veneto guadagna tre milioni di euro con l’Adunata degli Alpini

Piazza del Popolo la notte del raduno

VITTORIO VENETO - Un giro d’affari di milioni di euro, almeno tre di ricaduta sulla città. Il Raduno Triveneto degli Alpini, del “Centenario”, a Vittorio Veneto dal 15 al 17 giugno 2018, è stato probabilmente a memoria d’uomo l’evento più grande per la città.

 

Difficilmente potrà essere ripetuto in futuro, quantomeno nei numeri e nelle presenze registrate. Nella sua relazione inviata alla Regione Veneto, partner istituzionale di primo livello per l’organizzazione, il presidente della Sezione Ana Francesco Introvigne ha evidenziato i tratti rilevanti nel bilancio dell’evento pensato proprio – come altri di questo periodo - nella ricorrenza della fine della Grande Guerra, che ha visto il suo epilogo a Vittorio Veneto.

 

“Il raduno – spiega Introvigne - , è stato vissuto su di un vasto territorio del nord-est della Provincia di Treviso, da Cordignano a Miane, attraverso ben 11 comuni. In ognuno di essi, in ben diciotto mesi di preparazione, sono stati realizzati 18 eventi e manifestazioni che hanno coinvolto tutte le realtà locali, attraverso il programma “Aspettando il Raduno”. E’ stato, nel suo insieme, un raduno memorabile, che ha visto stimata la presenza in tre giorni di almeno 160 mila penne nere, una vera adunata nazionale in miniatura, con un’organizzazione meticolosa, che non ha presentato crepe e criticità”.

 

Nelle valutazioni d’impatto socio-economico - secondo il presidente - il Raduno ha avuto un effetto travolgente sulla città di Vittorio Veneto: nei tre giorni la città ha cambiato volto condividendo un clima di euforia collettiva in cui è prevalsa l’allegria ed il senso di accoglienza. Non solo. L’evento ha determinato tra gli altri effetti un incremento dei consumi, con ricadute sui livelli occupazionali, attraverso l’attivazione di nuovi impieghi temporanei. L’impatto economico è risultato rilevante sui principali settori produttivi che hanno beneficiato delle ricadute sul territorio

 

 “La maggior parte dei radunisti ha usato mezzi propri ma ben 300 sono stati i pullman registrati, oltre a camper, pullmini e furgoni. Anche il trasporto ferroviario è stato un utile supporto, con le due stazioni cittadini poste in zona ammassamento. Alla fine il giro d’affari complessivo del Raduno è stato stimato ammontare a diversi milioni di euro, dei quali almeno tre sono quelli della ricaduta sulla città di Vittorio Veneto”.

 


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