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29 marzo 2024

Vittorio Veneto

Vittorio Veneto: "Flop della mostra a Villa Croze, quattro reperti e un visitatore al giorno"

La denuncia del consigliere Saracino, stanziati 18mila euro per il trasporto delle opere

| Roberto Silvestrin |

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| Roberto Silvestrin |

Vittorio Veneto:

VITTORIO VENETO - “Solitari reperti archeologici, quattro pezzi posti in quattro stanze, ivi esposti fino a luglio inoltrato. E quando parlo di quattro pezzi non intendo usare un eufemismo ma semplicemente dire che non sono tre e non sono cinque, bensì proprio quattro. Ad occhio e croce su una sessantina di metri quadrati di superficie una densità “abitativa” di opere d’arte di circa quindici metri quadrati l’una”: lo riporta il consigliere di Partecipare Vittorio, Matteo Saracino, dopo aver visitato la mostra sulla Pax Romana a Villa Croze.

 

Si tratta di un’iniziativa legata ai festeggiamenti per il Centenario della Grande Guerra, e che ospita opere provenienti dal museo Mann di Napoli. “Dubito che un’operazione del genere porterà un qualsivoglia beneficio alla nostra città in termini di richiamo turistico – continua Saracino - E sicuramente non lascerà un gancio con il prestigioso Museo Archeologico Nazionale di Napoli abituato suppongo a ben altre esposizioni e operazioni di marketing. Come consigliere di minoranza e cittadino mi chiedo quanto sia costata questa “dubbia operazione di marketing”, considerato il trasporto certo fatto con massima sicurezza e tutela dei beni da Napoli a qui, e magari con accompagnamento di un sovrintendente che avrà sicuramente assistito all’imballo e allo sballo, nonché al posizionamento dei reperti. Ho provveduto a fare un accesso atti per sapere i costi sostenuti e il numero di accessi”.

 

Per ora si sa che il comune ha stanziato 18mila euro per il trasporto delle opere d’arte che vengono ospitate a Villa Croze, prese in prestito da altri musei. Ridottissimo invece il numero degli accessi alla mostra, anche se il dato è solo ufficioso: si parla infatti di circa 20 accessi alla mostra dal 18 aprile. Una media di quasi un visitatore al giorno.

 

Il programma per il Centenario era stato presentato a metà dicembre scorso, in consiglio comunale, a cui aveva presenziato anche Maurizio Cecconi, professionista a cui sono state affidate la regia e la programmazione attraverso il suo “Villaggio Globale International”.

 

“Mi chiedo anche se Cecconi, il giorno che ha esposto la sua programmazione del Centenario e il suo apporto, pagato ricordo 46mila euro, e non quello delle altre associazioni ed enti, abbia agito conscio che non avrebbe mantenuto fede a quanto stava dicendo, almeno per ora e fino a luglio” continua Saracino, che avrebbe auspicato “l’esposizione di quadri provenienti da prestiti museali interregionali, che avrebbe lasciato, passato il 2018, una serie di contatti che nel tempo si sarebbero potuti ulteriormente sfruttare, oltre chiaramente ad una sottointesa pubblicità della nostra città nel nord Italia”.

 


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