Vittorio Veneto città degli sveja bauchi e delle targhe illeggibili
La foto denuncia di Michele Bastanzetti del Sac
VITTORIO VENETO - Vittorio Veneto è la città degli sveja bauchi? La foto-denuncia arriva direttamente dal Michele Bastanzetti del Sac, che in questi giorni ha immortalato un nuovo “esemplare” di sveja bauchi comparso in alcune zone del vittoriese. Si tratta di targhette metalliche, di colore rosso, piazzate di fronte o a lato dei monumenti relativi ai conflitti mondiali.
Una di queste è stata posizionata di fronte al Monumento agli Alpini caduti, che si trova vicino alla chiesa di Sant’Andrea (nella foto al centro): chiunque potrebbe inciamparci, passeggiando lungo il marciapiede oppure – nel caso di bambini o ragazzi – correndo sull’erba dell’area verde. L’altro caso riguarda invece il Monumento ai Caduti di Piazza del Popolo, l’opera di Augusto Murer (nella foto in alto).
Qui – più che di sveja bauchi – si dovrebbe parlare di “gaffe”: visto il posizionamento della targa, infatti, è necessario entrare nell’aiuola e calpestare l’erba, altrimenti il testo risulta del tutto illeggibile, perché troppo lontano dall’inizio della pavimentazione della piazza.
Il caso dei nuovi sveja bauchi va a sommarsi a quello già ben noto di piazza Tiziano a Serravalle: dopo le rovinose cadute dell’estate, il consigliere forzista Paolo Santantonio ha scoperto che, peraltro, la responsabilità del posizionamento dei faretti “killer” è in capo al comune, e non alla Sovrintendenza come sostenuto dall’ufficio tecnico.
Anche il marciapiede di via Manin, poco dopo viale della Vittoria, continua ad essere insidioso, con i suoi sveja bauchi in bella mostra: a fine giugno il presidente del quartiere di Centro, Giovanni Braido, ne aveva chiesto la rimozione, denunciandone la pericolosità.