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28 marzo 2024

Vittorio Veneto

Vittorio Veneto: la burocrazia soffoca i "panevin", ma ci sono problemi anche per il mercato

Il comune ammette la presenza di criticità per il tradizionale appuntamento del lunedì

| Claudia Borsoi |

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| Claudia Borsoi |

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VITTORIO VENETO - Si è svolto ieri sera, al teatro Da Ponte, l’atteso e partecipato incontro sulla sicurezza delle manifestazioni e relative responsabilità dei diversi attori coinvolti, convocato dai sindaci di Vittorio Veneto, Tarzo e Revine Lago e aperto a tutti gli organizzatori di eventi pubblici, dai mercati alle sagre, dai concerti ai raduni d’arma, dalle gare sportive alle processioni.

 

In premessa i sindaci hanno sottolineato la volontà, con questo incontro, di “fornire chiarimenti in un’ottica collaborativa” con la consapevolezza che oggi “la coscienza sulla responsabilità ha un peso maggiore” anche quando si organizza un evento pubblico. “Non parliamo di norme anti- terrorismo” ha precisato il sindaco di Vittorio Veneto Roberto Tonon, bensì di norme che esistono da decenni e a cui, di recente, si sono aggiunte varie circolari a firma del Ministero o della Prefettura che hanno reso ancora più attuali tutte quelle disposizioni rimaste in molti casi, fino ad oggi, solo sulla carta.

 

Il comandante della polizia locale Ezio Camerin ha illustrato dal punto di vista tecnico quanto richiesto a chi organizza un evento pubblico (documentazione disponibile sul sito del comune www.vittorioveneto.gov alla sezione “modulistica”), dal sapere quante persone saranno presenti all’evento al predisporre una squadra di sicurezza composta da persone formate e con un responsabile, dal dotarsi di un servizio di primo soccorso (che in base al tipo di evento può andare da una cassetta di primo soccorso al predisporre un posto medico avanzato) a quello antincendio se il rischio della manifestazione lo prevede con personale certificato dai vigili del fuoco.

 

Prima però, per capire se il proprio evento abbia un rischio basso, medio o alto va compilata una scheda allegata alla direttiva Morcone e adottata anche dal Comune. E in base al rischio predisporre un piano di sicurezza a firma di un tecnico da presentare al Comune. E’ il caso questo dei panevin: “E’ doveroso che ci sia un piano – ha sottolineato ieri Camerin rispondendo alla richiesta arrivata dal pubblico – si tratta di un’accensione che va istruita e che per definizione è pericolosa. Ovvio che vada valutato caso per caso”. Dal pubblico c’è chi ha chiesto se il piano sia necessario se il proprio panevin è inserito in 50 ettari di campi. E la risposta è stata affermativa, invitando comunque a confrontarsi con gli uffici.

 

In sala c’è chi ha suggerito e chiesto al comune di mettere a disposizione un elenco di tecnici per la redazione del piano, dal Comune in risposta è stato suggerito di consultare i siti degli ordini dei professionisti. C’è chi ha poi evidenziato come in altri comuni ancora non siano state applicate tutte queste norme e chi ha proposto al comune di istituire un tavolo con le associazioni per fare squadra insieme su alcune misure di sicurezza, come acquistare delle strutture per chiudere le strade. Infine un quesito: “Il mercato del lunedì ha un piano di sicurezza?” E dal comune la risposta negativa: “Ha delle criticità che stiamo affrontando”.

 



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Claudia Borsoi

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