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Vittorio Veneto

VITTORIESI RICICLONI: «VENGA RIDOTTA LA TARIFFA»

Lo chiede il consigliere Giorgio De Bastiani (PdL) in una nuova interpellanza

| Claudia Borsoi |

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VITTORIESI RICICLONI: «VENGA RIDOTTA LA TARIFFA»

VITTORIO VENETO - Vittoriesi più bravi a riciclare e allora, chiede il consigliere comunale del PdL, Giorgio De Bastiani, perchè non ridurre le tariffe?

Ieri in municipio Savno e comune hanno illustrato i risultati di questo primo anno del porta a porta spinto, dodici mesi in cui la produzione di rifiuti pro capite è passata da 450 kg a 345 e la produzione di rifiuto secco si è ridotta del 62%. Buoni motivi, per il consigliere De Bastiani, perchè il comune chieda a Savno di rivedere le tariffe.

In un'interpellanza presentata oggi al presidente Ennio Antica De Bastiani chiede che «venga ridotta la tariffa rifiuti TIA per i cittadini vittoriesi» perchè, in questi mesi, «la percentuale di raccolta differenziata è passata dal 65,5% all'80,7%, la differenziazione della carta è quasi perfetta, consentendo a Savno di ottenere il massimo contributo previsto, e perchè - mette in luce il consigliere - lo smaltimento del secco residuo può avvenire anche pagando 120/130 euro a tonnellata, invece Savno è costretta a portare i nostri rifiuti nella discarica di Lovadina con costi di smaltimento passati solo nel 2011 da 170 a 142 euro a tonnellata e quindi con ancora ingiustificati maggiori oneri di ricaduta per le famiglie e utenti tutti». Tra i fattori che dovrebbero far sì che ci sia una ricalcolo delle tariffe, secondo De Bastiani, anche la «crisi economica che ha colpito le famiglie e le attività economico-produttive».

Chiara la richiesta dell'esponente del PdL al sindaco Gianantonio Da Re, a cui chiede «se è intenzione dell'amministrazione comunale intervenire verso il gestore Savno per chiedere una revisione e conseguente diminuzione dell'attuale offerta ritenuta ad oggi "ingiustamente" maggiormente gravosa per i cittadini vittoriesi». De Bastiani chiede infine chiarimenti sulle «motivazioni per cui presso il centro di raccolta in zona industriale non sono più ad oggi in vigore controlli sulla residenza degli utilizzatori del sito oltre che sulla natura dei materiali in conferimento».

 


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