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18 aprile 2024

Treviso

Il Visitatore

Alessandro Habere Alessio Boni con la regia di Valerio Binasco

| Pietro Panzarino - Vicedirettore |

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| Pietro Panzarino - Vicedirettore |

Il Visitatore

TREVISO - La stagione di prosa del Teatro Comunale Mario Del Monaco prosegue venerdì 6 novembre alle ore 20.45 (repliche sabato 7 alle 20.45 e domenica 8 novembre alle 16.00) con Il visitatore di Éric-Emmanuel Schmitt, nell’interpretazione di Alessandro Haber e Alessio Boni per la regia di Valerio Binasco.

 

I tradizionali DIALOGHI SUL TEATRO si svolgeranno nella sala grande del Teatro Comunale Mario Del Monaco, sabato 7 ottobre 17.00.

ALESSIO BONI, ALESSANDRO HABER Nicoletta Robello Bracciforti, Alessandro Tedeschii interpreti de Il visitatore dialogano con Isabella Panfido Scrittrice e giornalista.

Ingresso libero

***

Aprile 1938. L'Austria è stata da poco annessa di forza al Terzo Reich, Vienna è occupata dai nazisti, gli ebrei vengono perseguitati ovunque.

In Berggstrasse 19, celeberrimo indirizzo dello studio di Freud (Alessandro Haber), il famoso psicanalista attende affranto notizie della figlia Anna, portata via da un ufficiale della Gestapo.

Ma l'angosciata solitudine non dura molto: dalla finestra spunta infatti un inaspettato visitatore (Alessio Boni) che fin da subito appare ben intenzionato a intavolare con Sigmund Freud una conversazione sui massimi sistemi.

Il grande indagatore dell'inconscio è insieme infastidito e incuriosito.

Chi è quell'importuno? Cosa vuole?

È presto chiaro che quel curioso individuo non è un ladro né uno psicopatico in cerca di assistenza. Chi è dunque? Stupefatto, Freud si rende conto fin dai primi scambi di battute di avere di fronte nientemeno che Dio, lo stesso Dio del quale ha sempre negato l'esistenza. O è un pazzo che si crede Dio?

 

La discussione che si svolge tra il visitatore e Freud, e che costituisce il grosso della pièce, è ciò che di più commovente, dolce e d esilarante si possa immaginare: Freud ci crede e non ci crede; Dio, del resto, non è disposto a dare dimostrazioni di se stesso come se fosse un mago o un prestigiatore.

Sullo sfondo, la sanguinaria tragedia del nazismo che porta Freud a formulare la domanda fatale: se Dio esiste, perché permette tutto ciò?

***

Questi alcuni commenti significativi:

Una commedia brillante, intelligentemente leggera, a tratti commovente, esilarante, che ci fa sorridere ponendoci quesiti seri, esistenziali, che riguardano tutti noi. Merito di due attori in grande empatia fra loro, di somma bravura, perfetti nei loro ruoli, immersi pienamente nell’umanità fragile dei loro personaggi. Il Sole 24 Ore

 

Fragile, tremante, con gli inciampi e l’incedere incerto di una vecchiaia malata, Haber dà al suo Freud una durezza chiusa e toni secchi Repubblica

Haber e Boni incendiano la tragicommedia La Stampa

Il Visitatore conquista l’intelligenza. Un dialogare che cattura attraverso frasi che nel loro filosofeggiare vogliono lasciare il segno. Avvenire

 

NOTE DI REGIA

Da molto tempo la drammaturgia contemporanea ci ha abituati a pensare che le parole non servono più a niente. Che l’umanità è immersa in un buio silenzioso e che nessun dialogo è più capace di ‘dire’ veramente qualcosa.

Per strano che possa sembrare, il Teatro per lungo tempo si è fatto ‘portavoce’ di quel silenzio e lo ha trasformato in poesia, grazie a grandi commedie classificate dell’ ‘incomunicabilità’.

 

Autori come Schmitt, invece, sono andati fieramente in tutt’altra direzione.

Hanno continuato coraggiosamente a testimoniare una cieca fiducia nelle parole e una specie di devozione per l’umana dote del dialogo.

 

In questa commedia, come accadeva nel teatro di tanto tempo fa, le parole sono importanti e l’autore sembra coltivare la speranza che quando gli uomini si incontrano e si parlano possono, forse, cambiare il mondo.

C’è una fiducia buona, dentro questa scrittura.

C’è un grande ‘Sì’, così come nella drammaturgia contemporanea, di solito, c’è un grande ‘ No’.

Questo ‘Sì’ è la prima cosa che mi ha colpito del ‘ Visitatore’.

È un testo coraggioso, che non ha timore di riportare in Teatro temi di discussione importanti come la Religione, la Storia, il Senso della Vita...

Schmitt affronta questi temi in modo diretto.

Insomma le domande cruciali, i dubbi sanguinosi animano questa strana commedia.

Si potrebbe pensare, a questo punto, che l’autore ci abbia regalato uno dei tanti inutili e tediosi drammi filosofici; ma non è così.

Ci ha regalato invece una commedia brillante, che con eleganza conduce spesso al sorriso o al riso; che offre spunti di pensiero e di commozione con sorprendente leggerezza.

 

La casa di Freud è una casa qualsiasi, assediata dal buio e dalla follia del mondo. Quasi quasi, sembra casa nostra. Tutto si svolge in una triste notte di tanti anni fa, ma potrebbe essere, quasi quasi, anche stanotte. Niente è quel che sembra, questa notte: i canti nazisti a volte sembrano quasi belli, Dio sembra un matto qualunque e perfino Sigmund Freud sembra disperatamente ingenuo, come ciascuno di noi.

‘Il Visitatore’ è una rara commedia per attori, a patto che siano attori capaci di sprofondare totalmente nell’umanità fragile dei loro personaggi e capaci di evitare le insidie della retorica. Anche Dio, qui, è in fondo un “povero Diavolo”; e le domande vertiginose che questa commedia ci pone, sono da lasciare tutte, umilmente, senza risposta; tranne una, forse... Una risposta importante, a ben vedere, c’è, ed è questa: ‘ Sì ’.

La domanda, però, dovrete farvela da soli.

Valerio Binasco

 

IL VISITATORE di Éric-Emmanuel Schmitt

traduzione e adattamento Valerio Binasco

con ALESSANDRO HABER ALESSIO BONI e con Nicoletta Robello Bracciforti Alessandro Tedeschi

regia VALERIO BINASCO

musiche Arturo Annecchino

scene Carlo De Marino

costumi Sandra Cardini

 

Biglietti da € 12,00 a € 32,00

Biglietteria acquisto al telefono 0422.540480: dal martedì al venerdì dalle ore 14.30 alle ore 16.30

acquisto di persona: dal martedì al venerdì dalle ore 10.00 alle ore 14.30;

il sabato dalle 10.00 alle 12.30.

acquisto online: www.teatrispa.it oppure www.boxol.it INFO 0422 540 480 www.teatrispa.it - biglietteria@teatrispa.it

 



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Pietro Panzarino - Vicedirettore

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