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16 aprile 2024

Treviso

Violenza sui piccoli alunni: video con telecamere nascoste della polizia

Sospeso dall'incarico maestro di scuole elementari

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Violenza sui piccoli alunni: video con telecamere nascoste della polizia

TREVISO - Prendeva a calci i piccoli alunni. Li picchiava, seminando il terrore tra i banchi di scuola. A immortalare gli episodi violenti, alcuni filmati realizzati dalla polizia di Stato.

La squadra mobile di Treviso ha notificato un provvedimento di sospensione dell'attività di insegnamento per questo maestro di scuola elementare, Fernando Cadicamo (in foto), 55 anni, calabrese d'origine, a causa delle continue violenze cui sottoponeva i suoi scolari di età tra i sei e i sette anni. I filmati realizzati con micro telecamere nascoste in aula mostrano l'insegnante prendere a calci, tirare le orecchie e dare ceffoni ai ragazzini creando una situazione di terrorismo nella classe.

 

L'indagine è iniziata nell'aprile 2013 dopo la segnalazione di un dirigente di una scuola di Treviso, ma per 'intoppi' della magistratura locale il provvedimento di misura cautelare, fortemente voluto dal pm Massimo De Bortoli, è stato emesso solo a fine dello scorso settembre. Nel frattempo il maestro ha svolto il suo ruolo in tre diverse scuole i cui dirigenti hanno segnalato i metodi violenti del l'insegnante che era già stato denunciato in passato da un genitore per lesioni colpose ai danni del figlio.

 

I filmati registrati con microtelecamere nelle aule dove il maestro insegnava non lasciano adito ad altre interpretazioni: nei venti episodi contestati all'insegnante lo si vede usare i piedi e le mani con facilità e bastava che si alzasse dalla cattedra per far scattare un'istintiva difesa degli scolari con le mani a coprire testa o sedere.

In classe, quando toccava l'ora di Cadicamo, l'atmosfera cambiava e imperava una specie di terrore.

L'indagine è iniziata nell'aprile 2013 dopo la segnalazione di un dirigente di una scuola di Treviso, ma per 'intoppi' della magistratura locale il provvedimento di misura cautelare, fortemente voluto dal pm Massimo De Bortoli, è stato emesso solo a fine dello scorso settembre. Nel frattempo il maestro, già denunciato nel 2004 da un genitore per lesioni colpose ai danni del figlio, ha svolto il suo ruolo in tre diverse scuole con nuovi strascichi dovuti sempre ai suoi metodi violenti.        

 

L'inchiesta conclusasi a maggio 2013, non ha portato a nessun provvedimento, forse perché si era alla fine dell'anno scolastico e si pensava ad un ravvedimento del maestro. La polizia aveva raccolto un bel po' di materiale, con oltre 20 episodi registrati, ed anche la testimonianza dei genitori dopo che era giunta la segnalazione di un dirigente della scuola sui metodi poco ortodossi del maestro che, con l'avvio del nuovo anno scolastico ha cambiato scuola ma non le sue 'linee' d'insegnamento.

Così anche il dirigente scolastico del nuovo istituito, lo scorso marzo, si è rivolto alla squadra Mobile, notificando nel frattempo all' insegnante una sanzione disciplinare. Le nuove acquisizioni d'indagine non sono state prese in considerazione dal gip che ha rigettato la richiesta della misura cautelare obbligando il pm De Bortoli a fare appello al Tribunale del riesame di Venezia che invece le ha accolte.

 

Frattanto Cadicamo ha preso servizio, lo scorso settembre, in un'altra scuola materna in un comune limitrofo al capoluogo fino a quando gli è stato notificato il provvedimento di sospensione.

 


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