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28 marzo 2024

Nord-Est

Vinitaly, il Veneto fa il pieno (di vino e di premi)

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Vinitaly, il Veneto fa il pieno (di vino e di premi)

VERONA - Le aziende vitivinicole del Veneto si sono aggiudicate quattro titoli di Gran Medaglia d'Oro delle 17 in palio al 21. Concorso Enologico Internazionale di Vinitaly, uno dei più selettivi al mondo, con 3000 campioni arrivati da 30 paesi diversi. Ieri, giornata inaugurale della grande manifestazione enologica veronese, i titolari di queste quattro aziende hanno impresso il calco delle loro mani in altrettanti quadri di terracotta, che saranno esposti nello stand della Regione del Veneto per l'intera durata della manifestazione, presente il presidente della Regione Luca Zaia.

 

Si tratta - informa una nota - di Gianandrea Tinazzi della Casa Vitivinicola Tinazzi di Lazise (Verona) per l'Amarone della Valpolicella Dop "Selezione di famiglia" 2010 nella categoria "vini tranquilli a denominazione di origine e a indicazione geografica: vini rossi dai tre ai quattro anni dalla vendemmia."; di Massimo Castagnedi della Tenuta Sant'Antonio di Colognola ai Colli (Verona) per l'Amarone della Valpolicella Doc "Campo dei gigli" 2008 nella categoria "vini tranquilli a denominazione di origine e a indicazione geografica: vini rossi dai cinque ai sei anni dalla vendemmia."; Di Michele Bortolin di Ca' Salina di Valdobbiadene (Treviso) col Valdobbiadene Prosecco DOCG Superiore Spumante Dry "Paradiso" 2013 nella categoria "vini spumanti a denominazione di origine e altri spumanti: spumanti con fermentazione in autoclave (metodo Charmat)"; di Graziano Aldegheri per le Cantine Riondo di Monteforte d'Alpone (Verona) con il vino spumante di qualità dolce "Cuvee Excelsa - Rioro" nella categoria vini spumanti a denominazione di origine e altri spumanti: vini spumanti dolci."

 

"La Regione del Veneto vuole celebrare questi produttori - ha ribadito l'assessore all'internazionalizzazione Marino Finozzi - e con loro le migliaia che hanno saputo tenere alto il prestigio, il valore e l'export dei vini del nostro territorio. Lo fa con un evento simbolico che ne testimoni l''impronta' che il loro lavoro ha lasciato nel panorama enologico: il calco delle loro mani".

 



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