Vigneto senza autorizzazioni, il comune ordina di rimuoverlo
Il comune di Pieve di Soligo ha ordinato la rimozione di un vigneto messo a dimora in via Schenelle, a due passi dal centro del paese
| Claudia Borsoi |
PIEVE DI SOLIGO - Troppo vicino al torrente Rui e privo delle necessarie autorizzazioni: il comune di Pieve di Soligo ha ordinato la rimozione di un vigneto messo a dimora in via Schenelle, a due passi dal centro del paese.
Il responsabile comunale ha firmato l’ordinanza che obbliga i privati a ripristinare il terreno che rientra in un’area, classificata dal piano degli interventi, come zona territoriale omogenea E agricola, cioè come area di primaria importanza per la funzione agricola-produttiva parzialmente compromessa, rientrante anche nella “buffer zone” di connessione naturalistica.
I lavori di impianto di un nuovo vigneto, come accertato da un sopralluogo dei tecnici del comune eseguito a fine luglio, sono risultati privi di autorizzazione e in contrasto con le norme in vigore.
Ad esempio, le barbatelle distano soli 10,20 metri dal torrente Rui, quando la fascia di rispetto dovrebbe essere di 30 metri. E sempre il piano degli interventi non prevede la possibilità di impiantare nuovi vigneti nelle aree di connessione naturalistica come questa.
I privati sono stati invitati dal comune a rimuovere il vigneto entro 90 giorni. Contro questo provvedimento potrebbero però ricorrere al Tar del Veneto o al Presidente della Repubblica.