Viadotti A27, torna la paura a Vittorio Veneto dopo il crollo di Genova
I piloni di San Fris, nel 2017, perdevano pezzi. Occhi puntati sull’autostrada anche in Val Lapisina
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VITTORIO VENETO - Dopo i drammatici fatti di Genova, in tutta Italia si inizia a riflettere sulla sicurezza delle autostrade. A Vittorio Veneto, i residenti che abitano nei pressi dei viadotti dell’A27, tornano a preoccuparsi.
L'autostrada aveva spaventato i cittadini già nel 2017 quando, a febbraio, i piloni del viadotto di San Fris, a Ceneda, perdevano calcinacci. All’epoca erano state fatte le dovute verifiche e i tecnici avevano rassicurato i cittadini sulla sicurezza del viadotto.
Le proccupazioni sono sorte non solo a Ceneda, ma anche a nord della città, in Val Lapisina e in Fadalto, dove negli ultimi anni sono state segnalate erosioni del viadotto che percorre la zona. Anche in quel caso l'esito dei controlli aveva tranquillizzato i residenti.
Oggi, all’indomani del crollo del ponte Morandi, a Vittorio Veneto si eseguiranno nuovamente delle verifiche, come ha dichiarato il sindaco di Vittorio Veneto Roberto Tonon a Tgr Veneto. “Chiederemo con una certa pressione che i controlli vengano fatti al più presto e in maniera più efficace possibile", ha assicurato il primo cittadino.