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28 marzo 2024

Mogliano

Il vescovo di Treviso mette fine alla polemiche: "Ognuno è libero di fare o meno il presepio"

Monsignor Tomasi commenta la questione del presepio che non sarà allestito alla scuola moglianese di Zerman

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il vescovo di Treviso, monsignor Michele Tomasi

MOGLIANO - «Chi vuole mettere il presepio lo mette con lo spirito di testimoniare la fede che Dio ha in noi».

Lo ha detto ieri il vescovo di Treviso Michele Tomasi (nella foto). E chi non lo vuole mettere? Auguro a tutti che sappiano cogliere l’umanità e a servizio di essa».

Una questione dunque non politica ma di fede, quella del presepio che nella scuola moglianese di Zerman non sarà realizzato quest'anno. In un’intervista televisiva il vescovo ha spiegato: «Il presepio è un annuncio del Vangelo, è l’incarnazione di Cristo nella nostra storia quindi ha molto a che fare con la fede. Il presepe ci fa vedere il bambino piccolo, povero, escluso. Ci sono i pastori, ci sono i poveri: ci fa vedere l’umanità che ha bisogno di cura».

 

Le scelte sono le scelte individuali, siamo in una società in cui c’è posto per tutti. Ma che diventi un simbolo di vero amore

 

E sulla scuola di Mogliano? «Le scelte sono le scelte individuali, siamo in una società in cui c’è posto per tutti. Ma che diventi un simbolo di vero amore» continua il vescovo. 

La decisione di non fare il presepe è stata presa liberamente dal corpo docente, come spiegato dalla dirigente scolastica De Salvatore.

E aveva fatto storcere il naso all’assessore Enrico Maria Pavan e al sindaco Davide Bortolato. La decisione era stato duramente stigmatizzata anche dal leader della Lega Matteo Salvini.

 


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