Verso l'adunata nazionale degli alpini.

intervista al generale Renato Genovese

| Pietro Panzarino - Vicedirettore |

immagine dell'autore

| Pietro Panzarino - Vicedirettore |

Verso l'adunata nazionale degli alpini.

TREVISO - L' Adunata nazionale degli Alpini è ormai ai nastri di partenza, preparata da un Comitato promotore (COA), di cui è membro il generale Renato Genovese, vittoriese, già designato Presidente di questo Comitato per l'Adunata 2018, che si terrà a Trento.

Ha frequentato l'Accademia militare di Modena, transitando in varie brigate alpine, ma gran parte della sua carriera è stata vissuta in ambito Nato, a Roma allo Stato Maggiore della Difesa e si è conclusa a Bruxelles, al comando Nato.

Vittoriese doc, mamma coneglianese, risiede a Vittorio Veneto.

Da quasi tre anni è del Triveneto Consigliere Nazionale e referente Nazionale ANA per le sezioni di Conegliano, Treviso, Venezia e Vittorio Veneto.

 

  Abbiamo parlato con lui dell'evento.

1)  Partiamo dalla organizzazione generale degli alpini.

L' organizzazione dell'Associazione è impostata su tre livelli: a) il livello Nazionale costituito dal Presidente e 24 Consiglieri Nazionali che si occupano della gestione delle varie branche dell’Associazione, per esempio: Protezione Civile, grandi opere, informatica, Manifestazioni Nazionali, attività Sportive, gestione del mensile l’Alpino, IFMS (International Federation Mountain Soldiers) solo per citarne alcune b) un livello intermedio costituito da 80 Sezioni distribuite la maggior parte nel Nord Italia che sono associate in quattro raggruppamenti: Italia Nord occidentale, 1° Rgpt; Lombardia-Emilia 2° Rpgt; Triveneto 3° Rgpt e centro-sud 4° Rgpt; c) infine la base dell’Associazione, ove gli alpini si riuniscono in oltre 4000 gruppi, per esempio la sezione di Vittorio Veneto ha 19 gruppi, Conegliano 30. Treviso un centinaio, Trento oltre 460. Tutti distribuiti in maniera capillare sul territorio nazionale e all’estero.

 

2) Chi gestisce l'Adunata?

Il comitato organizzatore dell'adunata, ossia la struttura che organizza le adunate nazionali, è stato creato 8 anni fa, per evitare di disperdere l'esperienza che si è realizzata nel tempo durante le adunate nazionali Il COA, che si insedia sempre con atto notarile per ogni adunata, si costituisce ogni anno. Attualmente il COA di Treviso sta portando avanti l’organizzazione della prossima adunata di maggio ; mentre quello di Trento ove si terrà l'adunata del 2018, è stato costituito il 1° Marzo ultimo scorso. Sono membri con diritto di voto in questo organismo una decina di persone, alcune in rappresentanza dei dirigenti nazionali e altri provenienti dalle sezioni e due o tre in rappresentanza delle amministrazioni, regionale, provinciale e comunale del luogo in cui avviene l'adunata, in modo che tutte le amministrazioni locali e regionali siano coinvolte a pieno titolo nelle decisioni e nella pianificazione. In funzione delle necessità possono essere cooptate altre persone in ambito COA, ma senza diritto di voto. Sono persone che hanno una fondamentale importanza per la gestione dell’andamento dei lavori.

 

3) Quanto tempo è necessario per arrivare preparati all'evento?

Ogni adunata viene deliberata due anni prima, a Milano, dal Consiglio Direttivo Nazionale, durante il quale le candidature proposte vengono analizzare e valutate.. Per quanto riguarda l’imminente adunata, si erano candidate a suo tempo quattro sezioni: Treviso, Vittorio Veneto, Conegliano e Valdobbiadene, aspetto più unico che raro. Per questo motivo l'adunata trevigiana avrà un allargamento provinciale. Sulla base dei progetti presentati si effettuano l ricognizioni sul luogo al fine di verificare se le Sezioni che si propongono hanno le caratteristiche per assumersi un così grande impegno, ma soprattutto se le amministrazioni pubbliche e gli enti locali condividono e sostengono l’evento. La scelta definitiva avviene normalmente nel mese di ottobre. Quindi nel prossimo ottobre sarà resa nota la sede per il 2019. Qualche mese dopo, entro il marzo successivo si insedia il comitato organizzatore.

 

4) Quante risorse economiche movimenta un'Adunata?

I costi complessivi si aggirano su 1 milione e mezzo circa di euro, tenuto conto che saranno da 300.000 a 400.000 le persone, che parteciperanno all'adunata di Treviso.

Sembra una cifra enorme detta così, ma servono tutti per garantire un’organizzazione efficiente rispettosa degli obblighi di legge.

Comunque tutto viene rendicontato e archiviato solo dopo che ogni aspetto amministrativo sarà stato assolto. Si consideri inoltre che tutti gli alpini solo coinvolti a titolo di volontariato e dal Presidente all’ultimo alpino non percepiscono alcuna retribuzione o indennità.

 

5) Quando inizia ufficialmente la manifestazione?

La prima data importante è quella del 20 aprile, il giorno della conferenza stampa durante la quale il direttore della rivista L'Alpino, don Bruno Fasani, giornalista professionista, ufficializzerà l'inizio delle manifestazioni, anche se sono già iniziate da tempo attività nel territorio denominate “aspettando l’adunata”.

Giovedì sera, 11 maggio, nella chiesa di San Nicolò si terrà un concerto d'archi e coro, offerto dalla sezione di Treviso. Il concerto è organizzato da una persona che Vittorio Veneto conosce molto bene in quanto è stata l’organizzatrice per anni del Concorso Internazionale di violino: Fiorella Foti.

Seguiranno poi nei giorni successivi Venerdì e Sabato attività concentrate soprattutto nella città di Treviso, per arrivare infine a domenica 14 con la grande sfilata lungo le vie cittadine.

In particolare: Venerdì 12 maggio alle 9:00 a Treviso in Piazza della Vittoria l’alzabandiera con le deposizioni di corone al Monumento ai Caduti. Nella stessa giornata ci sarà l'apertura della Cittadella degli Alpini, secondo tradizione, per consentire un amalgama tra gli alpini d'arma e l'associazione.

Accanto alla Cittadella sarà collocato l'ospedale da campo dell’ANA, modulare, già utilizzato anche all'estero in alcune missioni, e inserito nel sistema del 118, sarà quindi operativo a tutti gli effetti. Il sabato si fa una riunione con tutti i presidenti delle sezioni estere partecipanti e i rappresentanti delle 10 nazioni, che aderiscono alla federazione IFMS ( International Federation Mountain Soldiers), di cui da due anni sono Segretario Generale.

Tutte le attività verranno comunque pubblicate su vari siti, sul giornale “L’Alpino” e verrà distribuito un libretto che riassumerà tutti gli aspetti celebrativi e logistici del caso, per dare ai cittadini ogni informazione e contenere gli eventuali disagi.

 

6) I soci dell'Associazione L'Associazione...

Conta oltre 360.000 soci, divisi tra alpini e amici degli alpini, ed è diffusa come ho già detto, oltre che in Italia, in molti Paesi d'Europa, delle Americhe e in Australia.

Ultimamente è stata create anche la Sezione Pannonia che racchiude alpini che si sono trasferiti in paesi dell’est Europa.

Noi curiamo molto Le Sezioni estere, che sono un importante cordone ombelicale con la madrepatria .

Gli alpini in armi sono attualmente circa 10-12.000.

 

7) Il programma di domenica 14 maggio....

La sfilata della domenica 14 inizierà alle ore 9.00 da Piazza Burchiellati, si snoderà per circa 2 Km e mezzo circa entro le mura cittadine, e si concluderà in Piazza Burchiellati.

Ragionevolmente sfileranno da 70.000 a 80.000 alpini, per cui si concluderà verso le 19.00.

Dal punto di vista logistico sono stati individuati diversi spazi, alcuni ricavati in istituti scolastici, palestre, in cui saranno collocate tende, campo per le attrezzature varie, bagni pulizie, corrente elettrica ..., i primi alpini sono attesi sin dal mercoledì e la domenica partono tutti, a partire dal mezzogiorno, quelli che arrivano da più lontano, come Sicilia e Sardegna.

 

E' previsto un alzabandiera multiplo tra Monte Grappa, Fagarè, Isola dei Morti e Nervesa, quattro simboli, domenica alle 9.00.

 

8) Per concludere...

La adunata nazionale è più grosso evento dell'associazione, c'è un notevole impatto economico sul territorio, secondo uno studio fatto dall'università di Piacenza al termine dell'adunata in quella città, nel 2014 c'è un ritorno di circa 120 milioni di euro, metà dei quali rimane sul territorio.

Il territorio trevigiano l'anno prossimo tornerà ad essere una vetrina per gli alpini, essendo previsto il raduno del raggruppamento del Triveneto a Vittorio Veneto, a giugno 2018 dopo il raduno nazionale di Trento, con la presunta partecipazione di circa 70-80.000 alpini ed amici degli alpini con 20.000 sfilanti.

pietro.panzarino@oggitreviso.it

 


| modificato il:

foto dell'autore

Pietro Panzarino - Vicedirettore

vedi il programma completo
Loghi adunata

Grazie per averci inviato la tua notizia

×