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18 aprile 2024

Montebelluna

Veneto Banca, sì dei soci a Cda: Ambrosini presidente

Carrus confermato. Bolla: "Basi per azione contro Consoli"

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Veneto Banca, sì dei soci a Cda: Ambrosini presidente

MONTEBELLUNA - I soci di Veneto Banca hanno nominato la lista guidata da Stefano Ambrosini per guidare il nuovo Cda dell'istituto. Il Cda nascente di Veneto Banca sarà composto da 14 amministratori. Lo ha deliberato l'assemblea dei soci registrando il voto favorevole del 94,3% dei presenti. Contrario il 4,52%, astenuto l'1,18%. Con una votazione successiva è stata fissate inoltre la durata del mandato per tre esercizi.

Entrano nel Cda in quota alla lista dei soci - che ha ottenuto il 57,9% dei voti – Stefano Ambrosini, Carlotta De Franceschi, Matteo Cavalcante, Gianni Schiavon, Roberto Nevoni, Dino Crivellari, Maria Cristina Bertellini, Laura Dalla Vecchia, Aldo Locatelli, Debora Cremasco, Fabio Bassan.
 

Per la lista proposta dal Cda, invece, entrano Pierluigi Bolla e Cristiano Carrus in quota alla lista del Cda che ha ottenuto il 37,1%.

 

Ambrosini, ora rassicurare mercati e Bce - "Siamo vigilati speciali e quindi da domani bisogna cominciare a costruire un percorso che rassicuri i mercati e che sia in compliance con le indicazioni delle Autorità di vigilanza", ovvero della Bce. Lo ha detto il nuovo presidente di Veneto Banca, Stefano Ambrosini, ringraziando i soci per la vittoria in assemblea.

 

Zanetti,taglio netto con passato sia nei fatti – “Auguri di buon lavoro al nuovo consiglio di amministrazione di Veneto Banca da un loro fiducioso elettore. La melina degli uscenti sull'azione di responsabilità ai precedenti vertici è stata francamente inaccettabile, così come le modalità e il giorno infrasettimanale di convocazione dell'assemblea. Ora basta tergiversare: il taglio netto con il passato sia nei fatti e non solo nelle parole. Buon lavoro". Lo dichiara Enrico Zanetti, viceministro all'Economia e segretario politico di Scelta Civica, che ha partecipato - in qualità di socio - all'assemblea di Veneto Banca.

 

Veneto Banca: Bolla, basi per azione contro Consoli - Il Cda di Veneto Banca esaminando la gestione guidata dall'ex a.d Vincenzo Consoli ha "riscontrato irregolarità ed anomalie" che potrebbero "porre le premesse per avviare un'azione di responsabilità". E' quanto affermato dal presidente uscente Pierluigi Bolla fornendo ai soci in assemblea un aggiornamento nel merito. Ad oggi il "danno" legato a eventuali cause "non è quantificabile", ha aggiunto. Si tratta cmq di "un quadro che lascia intravedere possibili profili di criticità ai danni degli ex vertici e in particolare di Consoli", ha ribadito.

 

Ambrosini, un mese per decidere su cause - "Serve un po' di tempo per valutare se bisogna fare causa ai vecchi amministratori e se sussistono gli elementi per fare azioni anche in capo a chi è stato amministratore fino a poco tempo fa", almeno "un mese o un mese e mezzo". Lo ha detto il nuovo presidente di Veneto Banca, Stefano Ambrosini, a proposito dell'azione di responsabilità.

 

Unisin, procedere a rilancio con trasparenza - "Come Unisin chiediamo che si prosegua con fermezza e trasparenza nel difficile percorso di rilancio di Veneto Banca oltre a dare continuità al rafforzamento patrimoniale come già programmato, tenendo bene in mente che le Lavoratrici e i Lavoratori hanno già pagato, con grande senso di responsabilità, un prezzo altissimo alla cattiva governance ed alla pessima gestione dei vecchi amministratori e management". Lo afferma il segretario generale di Unisin (Unità Sindacale Falcri Silcea), Emilio Contrasto, commentando l'esito dell'assemblea di Veneto Banca.

 

Veneto Banca: Ambrosini; poteri a Carrus -  "Il primo Cda" di Veneto Banca "si terrà tra un'ora circa, ci rimbocchiamo le maniche da subito" e Cristiano Carrus "mi ha già dato disponibilità per assumere la carica di direttore generale nell'interesse della banca". Lo ha detto in conferenza stampa ieri poco dopo l'elezione il neo presidente di Veneto Banca, Stefano Ambrosini, confermando che il nuovo Cda non avrà un amministratore delegato e che "i poteri dell'Ad verranno traslati sul direttore generale plenipotenziario. Non vedo problemi della governance sotto questo aspetto".

 


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