Il Veneto accoglie altri 560 migranti
Muraro: "Aumentare Vigilanza e Controllo sulle Spese". Bitonci: "Fiaccolata contro l'invasione"
TREVISO - 560 migranti sono in arrivo in Veneto. E gli amministratori leghisti della regione li accolgono con "allarme" e "sospetto".
La Prefettura di Venezia ha reso noto che altre 560 persone giungeranno nella nostra regione nei prossimi giorni. 150 arriveranno già oggi e 110 domani. A Treviso ne sono destinati 80, come a tutte le altre province. I 150 arrivi di oggi sono provenienti da Palermo, mentre i 110 attesi per domani arriveranno da Napoli e da Messina.
La nota della Prefettura ha fatto alzare le antenne al presidente della Provincia Leonardo Muraro, che si dice molto preoccupato per come saranno gestite le spese di accoglienza. Muraro, aspettando i profughi, lancia l'allarme: "Servono maggiori controlli sulle operazioni di accoglienza. In un periodo di crisi come quello che ancora stiamo vivendo, non vorrei che infiltrazioni pericolose andassero a creare un business 'non trasparente'". "La gestione di queste persone non deve diventare una 'miniera d'oro' per nuovi 'delinquenti' - rileva Muraro - che andrebbero a minare e infangare la qualità, la professionalità e la preparazione delle nostre associazioni e cooperative di accoglienza". "Altrove, in Italia, abbiamo visto nascere finte strutture di gestione o situazioni poco chiare - sottolinea -. Tra l'altro, se si crea business 'illecito', sarà difficile ottenere una reale regimentazione e limitazione degli arrivi in Veneto".
Il sindaco di Padova Massimo Bitonci, si preoccupa non tanto dei soldi, ma delle intenzioni di queste persone che - a suo dire - potrebbero non essere delle migliori. Per Bitonci, Padova ha già fatto il suo e bisogna pensare alle fresche coppie padovane prima che ai giovani africani che fuggono la morte. "In città abbiamo già dato: la nostra priorità è aiutare giovani coppie, disoccupati e pensionati padovani. Nella giornata di oggi - dice Bitonci - un gruppo di cittadini ha richiesto al Comune di poter effettuare una fiaccolata silenziosa, apartitica, per le vie della città, contro quella che a tutti gli effetti si profila come un'invasione di persone di cui non si conoscono storia e intenzioni".
Ovviamente, per conoscere storia e intenzioni di queste persone, basterebbe chiedere le risposte ai diretti interessati. Ma pare che Bitonci preferisca prendere la fiaccola che la parola:"Aderirò a questa manifestazione e spero lo faranno anche molti i padovani - annuncia -, di qualsiasi fede politica, per dare un segnale tangibile del disagio che finisce per creare un'accoglienza disordinata e pericolosa, capace solo di alimentare il business delle cooperative".